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Ccpm Taormina. Agati: “Ogni giorno è uno strazio. La nostra fragilità può diventare forza per il futuro”

Il primario del Centro di cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo è intervenuto durante la manifestazione “Donne, Vino e Vele”. Raccolti circa 3.000 euro destinati al reparto

MARINA DI RIPOSTO – Un mare di solidarietà ha inondato il Marina di Riposto – Porto dell’Etna, dove si è svolta la manifestazione “Donne, Vino e Vele”, evento benefico che ha raccolto circa 3.000 euro destinati al reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo (Ccpm) di Taormina. Una cifra importante, che continua a crescere grazie a successive donazioni spontanee, e che rappresenta un forte messaggio: questo presidio non deve chiudere.

Organizzata dall’Istituto “Leonardo” di Giarre, insieme all’associazione “Le Donne del Vino”, alla Lega Navale di Riposto, alla Pro Loco e al Marina di Riposto – con il sostegno dell’Ars Sicilia e dei Comuni di Riposto e Mascali – la manifestazione ha coniugato impegno sociale, cultura e bellezza in un unico, sentito abbraccio alla causa del Ccpm.

Solidarietà che parla al cuore
La voce simbolica dell’iniziativa è stata quella della piccola Sofia Messina, giovane “ambasciatrice di speranza”, che ha aperto la manifestazione con un messaggio che ha commosso tutti: “Il Ccpm non è solo un reparto, è la nostra casa, è la vita per tanti bambini che non possono aspettare.”

Il dott. Sasha Agati, primario del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica Mediterraneo (Ccpm) di Taormina, ha voluto ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno contribuito all’evento solidale Donne, vino e vele, sottolineando il valore umano e simbolico dell’iniziativa.

“È un momento difficile – ha dichiarato Agati – perché parlare di sanità con un presidio sotto l’ospedale, dove i genitori si alternano ogni giorno con la speranza di non essere dimenticati, è veramente duro.”

Il primario ha definito l’esperienza vissuta con gli organizzatori e i partecipanti all’iniziativa come “straordinaria”, ricordando in particolare il valore tangibile di un sorriso regalato a bordo di una barca a vela ai piccoli pazienti. Un gesto che, ha detto, “segna profondamente questo momento così delicato”.

Agati ha rivolto un ringraziamento speciale all’associazione Le Donne del Vino, alla dirigente scolastica del liceo “Leonardo” di Giarre, a tutti gli organizzatori e ai volontari, e ha voluto sottolineare il ruolo dell’on. Francesco Ciancitto, sempre vicino alla causa del reparto: “Ringrazio l’onorevole Ciancitto, che al di là delle logiche politiche ci è stato vicino con costanza, aggiornandoci, sostenendoci, conoscendo bene la realtà interna del nostro ospedale. Lo ha fatto senza pietismi: il reparto non chiede elemosine, perché si autosostiene”.

Guardando al futuro, Agati ha espresso la speranza che i genitori non debbano più presidiare l’esterno del reparto per rivendicare un diritto sacrosanto: “Ci auguriamo che questa fragilità si trasformi in forza. Ma è straziante andare ogni giorno in ospedale e vedere mamme e papà in attesa di notizie, sotto il sole o la pioggia. Capisco le logiche della politica, ma lì c’è anche tanta umanità. E quella non può essere ignorata.”

Un’asta d’amore e di eccellenza
Fiore all’occhiello dell’evento, l’asta di vini pregiati battuta con passione dall’avvocata Lusyana Guccione, con il supporto delle socie de “Le Donne del Vino” e delle rappresentanti dell’Enoteca Regionale. Bottiglie di bianco, rosso e rosé, offerte da cantine d’eccellenza siciliane, sono state acquistate da appassionati che hanno voluto così contribuire a sostenere un centro di cura che rappresenta un baluardo sanitario per tutta la Sicilia e oltre.

Musica, moda, emozioni
La kermesse (diretta artisticamente e presentata da Patrizia Tirendi) ha regalato momenti di grande intensità artistica: dalle arie eseguite dal soprano e violinista Sarah Ricca, alle note del giovane talento Tommaso Aiello, fino all’omaggio ai Pink Floyd della tribute band “Shine on”. Si sono esibiti anche il chitarrista Dorian Randazzo, le sorelle Castorina, il duo Sciacca-Greco, e gli atleti dell’Asd Skating Spree in una coreografia ispirata a Peter Pan.

Spazio anche alla moda, con due sfilate che hanno valorizzato creatività e inclusione: la prima con le creazioni di Christian Contarino, la seconda con capi e gioielli realizzati da Josette Vasta, indossati da modelle professioniste e da donne simbolo della comunità, tra cui madri dei piccoli pazienti e rappresentanti dei club service locali.

Il grido del territorio: “Il Ccpm deve restare”
“La nostra scuola è e sarà sempre al fianco dei Guerrieri del Ccpm – ha dichiarato la dirigente scolastica Tiziana D’Anna – questa struttura rappresenta un’eccellenza umana e sanitaria che non può essere sacrificata.”

Un cammino condiviso
Tra le promotrici dell’evento, Rosa Ciancitto ha voluto ringraziare i genitori dei piccoli pazienti: “Sono loro la nostra forza. Hanno creduto in noi e ci hanno ispirati a lottare insieme. Questa battaglia non finisce qui.”