Ospite ai microfoni di Radio Taormina, all’interno del programma Over The Pop, un’artista che ha saputo trasformare l’esperienza negativa di un amore tossico in una vera e propria rinascita musicale ed emotiva. Parliamo di Giuliana Triscari, cantautrice siciliana, classe 1998, che con il suo nuovo singolo “Un po’ Monet” ha toccato corde profonde ed universali, rivelando aneddoti e retroscena della genesi del brano, scritto a quattro mani insieme a Luca Napolitano.
Una vita dedicata alla musica
Nel corso dell’intervista, Giuliana ha raccontato a cuore aperto la sua storia ed il suo bisogno, quasi “ossessivo” come da lei definito, di vivere di musica: “Dico sempre che ho iniziato prima a cantare che a parlare“, ha confessato, raccontando il legame viscerale con l’arte che l’accompagna sin da bambina.
Un sogno divenuto realtà, il percorso coraggioso di un’artista
“Un po’ Monet” si identifica come la realizzazione di un sogno che ha finalmente abbandonato quel cassetto in cui Giuliana lo aveva riposto, alimentandolo però continuamente con anni di studio, sacrificio e dedizione. Un percorso fatto di scelte coraggiose, trasferimenti, progetti internazionali ed una costante voglia di mettersi in gioco. “Se non sei tu il primo a crederci, nessuno lo farà per te”, ha dichiarato con forza, lanciando un messaggio diretto a tutti i giovani artisti che condividono, come lei, il sogno di fare della musica una professione.
Un po’ Monet : l’arte di saper lasciare andare
Il brano, contraddistinto da sonorità pop elettroniche vivaci e coinvolgenti, si presenta come un inno all’indipendenza e alla forza di saper lasciare andare tutto ciò che ostacola la propria felicità e che annienta la propria identità. Giuliana, proprio con il titolo, racconta il disincanto provato da ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, nel momento in cui si realizza che l’immagine che pensavamo corrispondere ad una persona, svanisce, diventando un un quadro sfocato, bello solo in apparenza ma privo di sostanza. Da qui la metafora di Monet, l’artista dell’impressione, dell’ambiguità e dell’illusione visiva.
Emozioni su tela: un release party fuori dagli schemi
A rendere ancora più intensa l’esperienza musicale, il release party tenutosi a Messina, dove il pubblico ha potuto ascoltare in anteprima il brano, disegnando su tela le emozioni da esso provocate. Un momento autentico e partecipato, dove parole come libertà, forza, consapevolezza e dignità hanno preso forma nei colori e nei disegni realizzati dai presenti. Un quadro caotico, ma al contempo pieno di vita.

Un debutto che lascia il segno
Con Un po’ Monet, Giuliana Triscari firma un esordio maturo, potente e carico di significato. Un brano che parla di libertà personale, del coraggio di lasciarsi alle spalle ciò che ferisce e della forza di ritrovarsi interi, autentici e finalmente sé stessi. Un primo passo importante che segna l’avvio di un percorso artistico intenso, consapevole e tutto da seguire.






