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INTERVISTA Alex Mazzeo non si ferma, due medaglie agli Assoluti e ora sfida la Traversata dello Stretto

VIDEO. Il nuoto, nato come riabilitazione dopo un delicato intervento al midollo, per lui è diventato vita. Prossima impresa la Traversata dello Stretto di Messina, in programma il prossimo 21 luglio

MESSINA – Alex Mazzeo, Campione italiano Master di Nuoto paralimpico e orgoglio messinese, continua a collezionare traguardi e ispirare con la sua storia di sport e resilienza. Due medaglie conquistate ai Campionati Italiani Assoluti estivi di Nuoto paralimpico, un argento e un bronzo, e adesso una nuova impresa all’orizzonte: la Traversata dello Stretto di Messina che affronterà il 21 luglio, insieme al Gruppo della difesa di cui fa parte.

“Dopo la bellissima prestazione di maggio – racconta il campione – dove siamo riusciti a portare a casa il podio più alto del Tricolore con il campionato italiano Master, la settimana scorsa a Napoli si sono tenuti i Campionati Italiani Assoluti estivi validi per il World Para Swimming e anche qui ho gareggiato nei 50 metri e 100 metri stile libero, sfiorando l’oro per appena 17 centesimi. Dunque, un bellissimo argento nei 100 metri e un bronzo nei 50 metri”.

“Una soddisfazione che ancora mi porto dietro”

Ai Campionati Master di maggio tenutisi a Roma, Alex aveva conquistato la medaglia d’oro. “È una soddisfazione che ancora mi porto dietro – spiega l’atleta -. Mi sono voluto rimettere in gioco subito con gli Assoluti dove, a differenza di quelli trascorsi a maggio, non esiste il coefficiente d’età. O meglio, in quelli di maggio, oltre ad avere inserito il coefficiente della disabilità, nel mio caso è una S6, viene inserito anche il coefficiente d’età. In questi di Napoli, invece, il coefficiente d’età non c’era. E dunque sono entrato in acqua con ragazzi di pari classe di disabilità, ma con vent’anni in meno”.

Alex si allena con una squadra di normodotati

Alex si allena ogni giorno alla Cittadella Universitaria con una squadra di nuotatori normodotati, una scelta che comporta grande fatica ma anche fortissima motivazione: “Questa è la mia seconda casa. Io mi alleno con una squadra abbastanza tosta, di normo. Mi piace allenarmi con loro, mi piace sentirmi uno di loro. Sono il più lento della corsia, ma va bene così. L’importante è che poi, quando entriamo in gara, riusciamo a dare grandi risultati e, ancora una volta, siamo riusciti a farlo”.

“Sarebbe molto più facile potersi allenare con una squadra paralimpica per diversi motivi – prosegue Alex – però, a livello motivazionale, è tanta roba. Riuscire ad allenarsi con loro, riuscire a stare dietro a loro, dietro a chi fa questo sport con tenacia, con forza e con uno stato fisico ottimale, per me è motivo di grande soddisfazione”.

“Una nuova chance di vita”

Il suo percorso nel nuoto nasce da un momento difficile che ha saputo trasformare in forza: “Tutto è iniziato per una riabilitazione post intervento. Ho subito, circa quattro anni fa, un delicato intervento al midollo per una malattia neurodegenerativa e il nuoto si è avvicinato a me. Io mi sono avvicinato a lui inizialmente per una forma di riabilitazione. Poi, una volta entrati in questa nuova dimensione che è l’acqua, il mio corpo è riuscito ad adattarsi a questa nuova condizione. Inizialmente è stato proprio, paradossalmente, anche il nuoto a farmi rendere conto della mia nuova condizione, perché quando iniziai a nuotare, iniziai praticamente a sbattere sulla corsia perché spingevo solo col lato sinistro. Dunque, mi sono reso conto proprio lì che il mio corpo era cambiato. La reazione è stata quella di fare di questa nuova condizione una nuova opzione, una nuova chance di vita. Insomma, oggi ancora siamo qua a riuscire a dare il nostro contributo”.

“Grande orgoglio”

Grande soddisfazione anche per la Ssd Unime, che lo accompagna nel suo percorso. “Alex per noi è un motivo di grande orgoglio e grande vanto – sottolinea il direttore sportivo, Sergio Naccari -. Nel momento in cui si è deciso di affidarci alla Finp, tra le altre, noi ci siamo affidati a ben 14 federazioni sportive e abbiamo accolto con grande favore questa opportunità. Cerchiamo di sostenere l’atleta Alex per tutto quello che sta facendo. Ripeto, è motivo di grande orgoglio avere un atleta e un uomo di questo spessore”.