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Via libera del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto

Il Comitato interministeriale approva il progetto definitivo. Salvini: "Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo, volano per lo sviluppo del Mezzogiorno"

MESSINA – Con un voto che segna una svolta decisiva nella storia delle infrastrutture italiane, il Cipess, comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ha approvato ufficialmente a Roma , il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, ponendo un tassello fondamentale nella realizzazione dell’opera più discussa e attesa del paese.
L’annuncio è arrivato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit), che ha reso noto come l’approvazione sia avvenuta in seguito alla valutazione di un’articolata e approfondita documentazione tecnica presentata proprio dal dicastero.
La riunione del Cipess, ha visto anche la partecipazione del presidente del consiglio Giorgia Meloni, testimonianza dell’attenzione e della centralità attribuita al progetto all’interno dell’agenda di governo.

Salvini: “Infrastruttura strategica, acceleratore di sviluppo per il Mezzogiorno”

Durante i lavori del comitato, il ministro Salvini ha rimarcato l’importanza epocale dell’intervento, sottolineando come l’opera rappresenterà “il ponte a campata unica più lungo al mondo”, una definizione che proietta il progetto nell’élite delle grandi infrastrutture internazionali. “Un’infrastruttura del genere – ha dichiarato il Vicepremier – è un acceleratore di sviluppo”.

Il ministro ha anche rivolto un sentito ringraziamento ai suoi predecessori che, in diverse fasi storiche, hanno sostenuto la realizzazione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. Tra questi, è stato citato esplicitamente Pietro Lunardi, già ministro delle infrastrutture nei primi anni duemila, che aveva creduto con determinazione nella fattibilità dell’opera.

Il progetto definitivo, un ponte da primato mondiale

L’infrastruttura sarà concepita come ponte sospeso a campata unica, con una luce centrale di oltre 3.300 metri, progettato per resistere a condizioni ambientali e sismiche estreme, in linea con le specificità dell’area dello Stretto.

Tra ambizioni ingegneristiche e sfide ambientali

L’approvazione da parte del comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile apre ufficialmente la strada a una fase operativa, ma non mancano le voci critiche e le perplessità in merito ai possibili impatti ambientali e paesaggistici. Nel frattempo, il dibattito nazionale resta acceso tra entusiasmi, cautele e interrogativi, mentre il Ponte sullo Stretto torna oggi ad occupare il centro del discorso politico e strategico italiano, con la promessa, per ora ancora scritta, di trasformare un sogno centenario in realtà ingegneristica e infrastrutturale.