ROCCAFIORITA – Non è solo una rassegna, ma un atto di rinascita culturale quello che Roccafiorita ha vissuto con la VII edizione di Kalfaracconta. Il borgo più piccolo del Sud ha consegnato alla sua comunità e ai visitatori due nuovi simboli di identità: una sede per Archeoclub Area Jonica Messina e una piazza che richiama la “virtute e canoscenza” dantesca, trasformando gli antichi ruderi in uno spazio condiviso di cultura e confronto.
Una casa per Archeoclub e una piazza che parla di conoscenza
L’evento si è aperto con la consegna ufficiale dei locali della biblioteca comunale di via Belvedere da parte del sindaco Concetto Orlando al presidente Filippo Brianni. Per Archeoclub, da anni impegnata a promuovere e valorizzare i borghi, avere una sede in questo contesto rappresenta un riconoscimento: “Non è uno slogan, ma il nostro modo di operare”, ha ricordato Brianni.
La serata è poi proseguita nella nuova piazza, progettata gratuitamente dall’architetto Ketty Tamà, che ha ridisegnato un’area centrale del borgo creando una cavea scenografica, una rosa dei venti e i richiami al viaggio di Ulisse. A suggellare l’inaugurazione sono stati i giovani filmmaker di Cinemadamare, che hanno portato in scena il XXVI canto dell’Inferno con Dante, Virgilio e Ulisse interpretati rispettivamente da Mateo Çili, Pantaleone Palladino e Martino Fiorentini.
Il sindaco Orlando ha parlato di “qualcosa che resta davvero, a disposizione dei bambini, della comunità, della cultura”. Il direttore di Cinemadamare, Franco Rina, ha rimarcato il valore di creare luoghi fisici di incontro nei borghi, dove il dialogo diventa parte dell’identità collettiva.
Libri, filosofia e memoria migratoria
La nuova piazza ha avuto come battesimo la presentazione di due testi. L’assessore alla Cultura Emilia Mazzullo ha dialogato con Filippo Brianni sul suo romanzo Il monastero perduto (Vgs Libri), ambientato nella Val d’Agrò e incentrato sulle identità mutevoli della Sicilia tra dominazioni, convivenze e migrazioni.
A seguire, Ketty Tamà ha conversato con il giornalista Marcello Mento, autore di Ai confini del mondo (Edas), che ripercorre le tre settimane vissute da Nietzsche a Messina nel 1882. Dal suo racconto emerge una città cosmopolita, animata dal porto e dal verde, ma segnata da contrasti sociali. Un soggiorno che lasciò tracce profonde nel pensiero del filosofo, con riflessi tangibili nella sua produzione.
Fotografia e memoria collettiva
A completare la serata, l’annuncio della terza edizione di Fotomaraton, il concorso fotografico che invita a raccontare Roccafiorita attraverso lo sguardo dei partecipanti. Iscrizioni fino al 30 agosto e scatti concentrati soprattutto durante la festa della Madonna dell’Aiuto. Le immagini premiate saranno poi esposte nella biblioteca comunale. Con inaugurazioni, libri, teatro e fotografia, Kalfaracconta si è confermata molto più di una rassegna: un cantiere culturale diffuso che mette al centro il borgo e la sua capacità di generare nuove forme di identità collettiva.


