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Taormina accoglie Jago: al Teatro Antico la mostra “Gesti scolpiti”

La mostra, organizzata da Aditus e Civita Sicilia in collaborazione con BAM, sarà visitabile fino al 3 maggio 2026 e propone un dialogo suggestivo tra quattro opere

TAORMINA – Il 3 settembre alle 19.00, il Parco Archeologico di Naxos Taormina inaugura “Gesti scolpiti”, la nuova mostra personale di Jago, tra i più apprezzati scultori italiani contemporanei. La serata inaugurale, a ingresso libero, vedrà la partecipazione dell’artista insieme ai rappresentanti delle istituzioni e sarà accompagnato dalla proiezione in anteprima del videoracconto del viaggio della sua scultura David. Quest’ultima, dopo aver fatto il giro del mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, è stata recentemente al centro di un acceso dibattito a seguito della decisione di META di censurarne l’immagine sui social network.

La mostra, organizzata da Aditus e Civita Sicilia in collaborazione con BAM, sarà visitabile fino al 3 maggio 2026 e propone un dialogo suggestivo tra quattro opere e la stratificazione culturale e archeologica di Taormina.

Chi è Jago

Nato a Frosinone nel 1987, Jago (Jacopo Cardillo) è uno scultore che unisce la tradizione classica del marmo con i linguaggi e i temi della contemporaneità. Reso celebre da opere come Habemus Hominem, Figlio Velato e Pietà, ha esposto in Italia, Cina e Stati Uniti, partecipato alla Biennale di Venezia e persino inviato una scultura sulla Stazione Spaziale Internazionale. Oggi le sue opere sono riconosciute a livello internazionale come simbolo di un’arte che dialoga con il pubblico.

Le opere in mostra

Tre sculture in marmo statuario — Impronta Animale (2012), Memoria (2015) e Prigione (2016) — ruotano attorno al tema della mano, simbolo universale di contatto, creazione e memoria. Dalla forza primordiale che richiama le pitture rupestri, alla traccia scavata nella pietra come eredità di chi ci ha preceduti, fino al gesto teso di una figura che cerca di liberarsi dalla prigione della materia: ogni opera rappresenta un passaggio del dialogo tra l’uomo e il tempo.

Accanto a queste si erge la David (2024), scultura in bronzo dorato alta 181 cm, esposta sulla sommità delle tribune del Teatro Antico. Dopo il viaggio simbolico sulla Vespucci, la scultura approda a Taormina portando con sé una narrazione epica che intreccia mito classico e sensibilità contemporanea.