GIARDINI NAXOS – Le prime luci del mattino torneranno a risplendere nell’antico scenario del parco archeologico di Naxos-Taormina, giovedì 4 settembre alle 5.00. Quando la luce dorata del sole inizierà a tingere le rovine e il mare di riflessi mutevoli, il pubblico sarà immerso nell’esperienza unica e suggestiva dello spettacolo “Le memorie di Adriano”, con protagonista Alessandro Preziosi. L’appuntamento rientra nella rassegna Nike Teatro, curata dalla direzione artistica di Simona Celi, che negli anni ha saputo intrecciare linguaggi e atmosfere, trasformando il sito archeologico in una vera e propria agorà contemporanea, dove il patrimonio del passato incontra le urgenze del presente.
La voce universale dell’imperatore
Tratto dal capolavoro letterario di Marguerite Yourcenar, lo spettacolo restituisce la dimensione più autentica e fragile dell’imperatore filosofo, uomo di potere ma al contempo viaggiatore dell’anima. Grazie alla nuova traduzione di Tommaso Mattei, il testo prende vita come una confessione che attraversa i secoli, trovando espressione tramite un dialogo intimo e lucido con il lettore-spettatore, in cui Adriano racconta la consapevolezza della morte, l’ebbrezza del desiderio, la nostalgia della bellezza, il peso e l’illusione del comando.
Preziosi, attore amato dal pubblico e dalla critica, darà corpo e voce a questa dimensione universale, sostenuto dalle musiche originali di Giacomo Vezzani, che amplificheranno l’atmosfera sospesa dell’alba, rendendo il luogo non solo cornice ma parte viva della rappresentazione.
Un teatro che rinasce con il sole
Il teatro della Nike, spazio culturale simbolico del parco di Naxos-Taormina, si rinnova così al sorgere del sole, trasformandosi in un palcoscenico inedito. Non solo un evento teatrale, ma una celebrazione della rinascita artistica e culturale, un atto di fiducia nella forza della parola che continua a dialogare con il presente
La scelta dell’alba, carica di suggestione, non rappresenta un mero espediente scenico, bensì un gesto poetico e simbolico, che ben si sposa con il legame simbolico tra il sorgere del sole e le riflessioni dell’imperatore sul declino e sulla vita, rappresentazione di un rito di rigenerazione, dove il teatro diventa strumento di rinascita e di speranza. Un dialogo tra uomo e natura, tra passato e futuro, che si compie nell’attimo fragile e solenne del giorno che nasce.
Un patrimonio che vive nel presente
Il parco archeologico di Naxos-Taormina, già protagonista di importanti appuntamenti culturali, conferma con questo evento la sua vocazione nell’essere non solo luogo di memoria, ma officina di creatività. Portare la voce di Adriano tra le vestigia della Magna Grecia, rappresenta un’intreccio tra le radici della civiltà classica e le domande della contemporaneità. In questo intreccio di parola, musica e natura, lo spettacolo non si limita a raccontare un imperatore del passato, ma ci invita a riflettere sul presente, riflettendo sul nostro rapporto con il potere, sulla ricerca di bellezza, sull’urgenza di custodire e rinnovare la cultura come patrimonio comune.






