TAORMINA – La FpCgil ha inviato una nota ufficiale al ministro della Salute Orazio Schillaci, al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, all’assessore regionale alla Salute Dora Faraoni, al dirigente generale del Dipartimento Pianificazione strategica Salvatore Jacolino e al presidente della VI Commissione Salute dell’Ars Giuseppe Laccoto.
Il documento, firmato dal segretario generale Francesco Fucile, dal segretario provinciale Antonino Trino e dal responsabile provinciale medici Guglielmo Catalioto, riguarda il riordino della cardiochirurgia pediatrica in Sicilia e l’adeguamento al Decreto Balduzzi (D.L. 158/2012).
La FpCgil sottolinea che il centro di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina ha salvato “innumerevoli vite di bambini e neonati”, riducendo in modo significativo la migrazione sanitaria verso il Nord Italia. Tuttavia, il reparto non risponde più ai requisiti previsti per le alte specialità.
Secondo il sindacato, l’assenza a Taormina di reparti fondamentali come cardiochirurgia per adulti, neurochirurgia, ostetricia di II livello e terapia intensiva neonatale viola i principi di continuità assistenziale e di gestione dell’emergenza-urgenza stabiliti dalla Legge 833/1978.
I costi raddoppiati e la richiesta di trasferimento al Papardo
Nella nota la FpCgil evidenzia anche le incongruenze economiche: l’accordo annuale con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che per anni ha garantito l’operatività a Taormina, prevedeva un costo massimo di 1,2 milioni di euro l’anno. Con un’attività quotidiana e una presenza costante dell’equipe, il costo medio per intervento era di circa 7.017,54 euro.
Al contrario, l’accordo triennale con la Fondazione San Donato per il reparto di cardiochirurgia pediatrica al Civico di Palermo ha un valore di 8.250.000 euro, pari a 2.750.000 euro l’anno, cioè più del doppio. In questo caso, il costo per ogni intervento sale a circa 20.370,37 euro. Inoltre, la convenzione prevede che l’equipe chirurgica sia presente solo per 52 giorni all’anno, riducendo drasticamente la continuità assistenziale.
“Questa manovra – scrive la FpCgil – non solo non rispetta il dettato del Decreto Balduzzi, ma espone l’Amministrazione a responsabilità legali, minando la sicurezza dei pazienti e la sostenibilità del servizio”. Per il sindacato la soluzione corretta è il trasferimento completo della cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Papardo di Messina, struttura dotata delle specialità complementari, sede del 118 e base dell’elisoccorso.
La FpCgil teme inoltre che “dietro questa operazione si nasconda un tentativo deliberato di chiudere il centro di Taormina, usando il Decreto Balduzzi come pretesto, per favorire una struttura economicamente svantaggiosa come la cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo”.
Il sindacato chiede quindi chiarimenti urgenti alle istituzioni e avverte che, in assenza di risposte “convincenti e in linea con i principi di trasparenza”, la vicenda sarà segnalata alla Procura della Repubblica “per la valutazione di possibili condotte penalmente rilevanti, comprese ipotesi di danno erariale”.






