MESSINA – Una notte di tragedia ha strappato il futuro di Danilo Rando, vent’anni appena, originario di Torre Faro. Lo schianto lungo la via Consolare Pompea, all’altezza di Sant’Agata, si è trasformato in un dramma irreparabile per la famiglia e per l’intera comunità del borgo marinaro. Danilo, ex studente dell’istituto Verona Trento, era stato trasportato in condizioni disperate al pronto soccorso. I medici hanno tentato l’impossibile, ma nelle ore successive le speranze si sono spente. La morte cerebrale è stata dichiarata dopo una lunga notte di accertamenti. Il ragazzo aveva espresso la volontà di donare i suoi organi, un gesto di generosità che darà vita ad altre persone.
La notizia ha scosso profondamente Torre Faro, dove amici e conoscenti si sono stretti attorno alla famiglia. Il padre del giovane, imbarcato per lavoro su una nave a Miami, è stato raggiunto telefonicamente dalla notizia ed è subito partito per rientrare in Sicilia.
L’incidente e le indagini
L’impatto fatale è avvenuto intorno alle tre del mattino. Danilo era in sella a uno scooter quando è stato travolto da un’utilitaria guidata da uno studente, anch’egli ventenne, che non era solo a bordo. Dopo lo scontro, l’auto si è allontanata senza prestare soccorso. Poche ore dopo, il conducente si è presentato spontaneamente al comando della polizia municipale, che stava già ultimando le procedure per identificarlo.
L’ennesima tragedia riaccende i riflettori sulla Litoranea nord, strada simbolo della movida estiva di Messina ma sempre più segnata da incidenti gravi. Un’arteria trafficata giorno e notte, dove il confine tra divertimento e pericolo si fa sottile. L’assenza di sicurezza e la velocità continuano a trasformarla in un tratto funestato da dolore e lutti.






