Frassica contro il Ponte, l’attore messinese cita Tozzi e accende il dibattito

MESSINA – Nino Frassica rompe gli indugi e torna a ribadire il suo no al Ponte sullo Stretto. L’attore messinese ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post che riprende le tesi del geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, da sempre critico nei confronti dell’opera. “Al mondo non è mai stato costruito un ponte a campata unica più lungo di quello di Akashi (1,99 km, in Giappone): quello di Messina – ha scritto Frassica, facendo proprie le parole dello studioso – sarà lungo (quasi, ndr) il doppio (3,3 km ndr) e ancora non si comprende bene utilizzando quali materiali. Il ponte viene visto come utile tanto più quanto ti allontani dal posto”.

Il comico ha rilanciato anche una più ampia analisi di Tozzi, che sottolinea i rischi legati alla fragilità sismica e idrogeologica dell’area dello Stretto. “Il vero problema è che il ponte sullo Stretto non ha un senso geologico perché qui è atteso un terremoto forte – osserva il geologo –. Poniamo il caso che venga costruito e regga una magnitudo di 7.5: unirebbe comunque due cimiteri, perché solo il 25% delle strutture è antisismico tra Messina e Reggio. Non bastassero i terremoti, ci sono anche frane e scivolamenti gravitativi che minacciano qualsiasi opera”.

La presa di posizione dell’attore ha innescato una valanga di reazioni. Tra le più rilevanti quella del senatore leghista Nino Germanà, da sempre sostenitore del progetto. “Caro Nino, chi rema contro il Ponte rema contro un’Italia più unita e un Sud finalmente protagonista dello sviluppo – ha scritto il parlamentare –. Da messinesi conosciamo bene i limiti quotidiani dei collegamenti sullo Stretto: il Ponte significa lavoro, modernità e continuità territoriale. Non è un’utopia, ma una grande occasione di crescita e turismo. Rispetto il tuo pensiero ma non lo condivido. Lascia perdere Tozzi che cerca solo quella visibilità di cui tu non hai bisogno, perché sappiamo quanto sei grande”.

Un endorsement al contrario, quello di Frassica, che trasforma l’attore in una nuova icona pop del fronte del “No”. Una posizione destinata a far discutere, tanto più perché arriva da una delle figure più amate della città dello Stretto.