TAORMINA – Nell’incanto sospeso di Villa Mabel, antica residenza ottocentesca che fu dimora della filantropa inglese Miss Mabel Hill e poi sede dell’oratorio salesiano, torna a rivivere lo spirito artistico che da sempre ne permea le mura. Grazie al restauro conservativo voluto dai nuovi proprietari, Vincenzo e Rosanna, Villa Mabel si offre oggi come spazio di raffinata contemporaneità che accoglierà sabato 27 settembre, dalle ore 19, il vernissage di “Animal Rush”, la nuova personale visione del pittore internazionale Alessandro Florio.
L’artista sceglie consapevolmente di allontanarsi dagli ambienti canonici delle gallerie per restituire alle sue opere un contesto vivo, domestico, capace di mostrare come l’arte possa abitare e dialogare con lo spazio quotidiano. “Voglio che i visitatori osservino attraverso la prospettiva dalla quale un quadro si contestualizza in casa”, spiega Florio, dichiarando la volontà di integrare le sue tele nella dimensione intima dell’abitare, come elementi di armonia o di rottura.
L’intimismo pittorico come tensione vitale
“Animal Rush” rappresenta il nuovo capitolo di un percorso creativo che ha segnato un’evoluzione profonda nel linguaggio visivo di Florio. Dalle suggestioni bizantine ai mosaici antichi, dalle sontuosità del passato alle sperimentazioni contemporanee, l’artista ha progressivamente elaborato un approccio che egli stesso definisce “necessionismo”, ovvero un bisogno netto di tagliare, semplificare e sottrarre per arrivare all’essenza.
Nelle grandi tele, realizzate con stratificazioni materiche e colori sovrapposti, emergono figure animali, una costante nella produzione di Florio che diventano archetipo e simbolo, istinto e guida. Cavalli, felini, creature ibride e immaginarie popolano le sue grandi tele come figure totemiche, incarnando la tensione fra natura e cultura, istinto e razionalità. Questa iconografia non è mai mera rappresentazione, ma parte di una costruzione materica e cromatica densa, fatta di stratificazioni, colature e sovrapposizioni che creano superfici vibranti e multisensoriali. “È inevitabile il desiderio di rappresentare forme animali, per me ormai fedeli icone”, racconta l’artista. E aggiunge: “Cambiare è necessario per migliorare, per non staticizzare, per non annoiarmi. Sono costantemente in ricerca, mettendo in dubbio ogni mio gesto ed ogni mia convinzione”.
La frenesia creativa a cui allude il titolo, “Animal Rush” rispecchia una dichiarazione d’intenti che si identifica nell’urgenza di produrre, lasciare che il gesto pittorico si faccia impulso naturale, dettato dall’istinto. L’estate, con i suoi tempi rapidi di asciugatura delle tele, ha assecondato questa spinta febbrile, consentendo all’artista di costruire quotidianamente nuove superfici visive.
Una traiettoria internazionale con radici siciliane
Il lavoro di Florio, che oggi abita gallerie, hotel di lusso, residenze e uffici da Londra a New York e Miami, continua a mantenere un legame profondo con la Sicilia, nutrendosi della sua luce, dei suoi contrasti e delle sue memorie. Parallelamente, ha curato a Taormina l’identità visiva del Morgana, uno dei locali più iconici e frequentati da celebrità e jet set internazionale, diventando narratore degli immaginari emozionali del luogo. Alcune delle opere presentate a Villa Mabel saranno poi esposte all’Art Miami, edizione statunitense di Art Basel, la prestigiosa fiera internazionale d’arte moderna fondata nel 1970 a Basilea. Un riconoscimento che conferma la dimensione globale di un artista capace di coniugare radici ed innovazione, istinto e controllo, intimità e visione.






