TAORMINA – Il Partito democratico alza il livello dello scontro politico e punta il dito contro l’amministrazione comunale, accusata di avere trasformato la gestione dei rifiuti in un problema di immagine più che di vivibilità. In una nota, il circolo locale parla di cittadini umiliati, Tari in crescita e scelte che colpiscono soprattutto le fasce più deboli.
Secondo il Pd, la narrazione portata avanti dalla giunta ha finito per ridurre i taorminesi a “comparse di un teatrino”, descritti come “corrotti, evasori e zozzoni: Ma i taorminesi – viene specificato in una nota – non sono né corrotti, né evasori, né zozzoni”. Una linea che, sostengono, si sarebbe spinta fino a dichiarazioni pubbliche rese in diretta nazionale, dove sarebbe stato detto che si governa “per la propria faccia” e non per la comunità.
I dem denunciano inoltre l’apertura di una nuova campagna elettorale senza che siano stati affrontati i nodi centrali della città: “Dalle partecipate alle opere pubbliche, dalla scuola al turismo, tutto resta nel caos. C’è una dissociazione totale tra amministrazione e cittadini”.
Il caso più emblematico, secondo il Pd, resta quello della raccolta dei rifiuti. “Si preferisce impiegare la forza pubblica per appostamenti e ronde, riprendendo anziane donne sole mentre buttano l’immondizia, invece di offrire soluzioni concrete come un’estensione dell’orario di ritiro, cassonetti con chiave digitale o un centro di raccolta organizzato”. La vicenda del comitato “Diritto al sonno”, sorto per chiedere regole meno penalizzanti per i residenti, viene indicata come esempio di iniziativa delegittimata dall’amministrazione.
Per i democratici il vero nodo è l’immagine, perseguita a caro prezzo. “Si è impedito ai cittadini di dormire e di conferire i rifiuti con la scusa del decoro, attivando costosi turni notturni per evitare i mezzi in Corso Umberto al mattino. Ma alla fine il risultato è lo stesso di prima, solo che ora costa di più”. La relazione annuale del sindaco viene citata come prova: il piano dei costi per lo smaltimento è salito da 4 a 8,5 milioni di euro. “Per una casa di 100 mq – denuncia il Pd – la Tari potrebbe arrivare a mille euro l’anno. E cosa è cambiato per le frazioni? Perché chi vive fuori dal centro dovrebbe pagare di più per questa crociata?”.
Non mancano dubbi sull’efficacia dei controlli: “È davvero aumentata la percentuale di differenziata o ci si è limitati a multare a tappeto? Una pensionata che fa regolarmente la differenziata può essere colpita con una multa da 350 euro, pari a tre quarti della pensione minima, solo perché non riesce a scendere le scale di notte?”. La conclusione è un appello: “Si può continuare a parlare solo di evasori e zozzoni o qualcuno inizierà finalmente ad ascoltare i cittadini?”.






