TAORMINA – I consiglieri comunali Luca Manuli e Nunzio Corvaia, del gruppo politico Progetto ricostruzione Taormina (Prt), hanno inviato una segnalazione al Prefetto di Messina per segnalare le criticità dell’Ordinanza sindacale n. 51 del 1° settembre 2025, destinata a entrare in vigore il 1° ottobre. Il provvedimento disciplina le modalità di conferimento dei rifiuti e introduce, in caso di inadempienza o presunta violazione, sanzioni da 500 euro. Secondo i firmatari, dall’analisi dell’atto emergono profili di illegittimità: l’ordinanza invaderebbe competenze proprie del Consiglio comunale e introdurrebbe obblighi e sanzioni senza una base legislativa, applicando la sanzione massima in modo automatico e in contrasto con i principi di legalità e proporzionalità. “Un provvedimento destinato inevitabilmente ad aprire una lunga serie di contenziosi da parte dei cittadini – dichiara Luca Manuli –. Le forzature giuridiche contenute nell’ordinanza sono così evidenti che i giudici non potranno che accogliere i ricorsi. Il risultato sarà un danno economico per tutti: i cittadini costretti a difendersi e il Comune che dovrà sostenere spese legali, processuali ed eventuali rimborsi, come già accaduto con la vicenda della riscossione forzata dei tributi”.
“Non si governa con ordinanze-spot”
Per Manuli il provvedimento, presentato dal sindaco come propedeutico a una revisione degli orari di conferimento, rappresenta “l’ennesima operazione di facciata, finalizzata a confondere le acque e a distogliere l’attenzione dalle richieste dei residenti del centro, senza fornire soluzioni concrete”. “Non si può amministrare una città come Taormina – aggiunge – trasformando ogni ordinanza in uno strumento di propaganda. La legalità non si impone con atti raffazzonati e sanzioni illegittime, ma con regole chiare e condivise, capaci di rafforzare il senso civico senza trasformare i cittadini in bersagli facili”. Secondo Prt, simili ordinanze “somigliano più a spot che ad atti amministrativi”, con la conseguenza che “i cittadini si troveranno a pagare due volte: prima con multe discutibili, poi con i costi delle cause perse dal Comune”.
Il precedente sugli ispettori ambientali
Nella segnalazione viene richiamato anche il recente passo indietro dell’amministrazione sull’ordinanza relativa agli ispettori ambientali, “revocata pochi giorni fa per evitare contenziosi”, con la trasformazione degli ispettori in semplici segnalatori. “È auspicabile – sottolinea Manuli – che tutti coloro che hanno ricevuto sanzioni siano risarciti d’ufficio, perché i cittadini non possono pagare due volte per errori frutto di superficialità e di una gestione amministrativa improntata alla propaganda. Prima le multe, poi i rimborsi, sempre a carico della comunità: un copione già visto troppe volte”. “Il metodo De Luca è ormai chiaro – conclude Manuli –: ordinanze roboanti, dichiarazioni e post social in pieno stile propaganda, che quando si scontrano con la realtà si trasformano in uno show a spese dei cittadini. Taormina non merita questa gestione: servono serietà, legalità e rispetto dei cittadini”. Prt fa sapere che continuerà a vigilare e a segnalare alle autorità ogni atto che, invece di rafforzare il senso civico e il rispetto delle regole, esponga l’ente a contenziosi e la città a ulteriori difficoltà.






