MESSINA – Nella giornata del 3 ottobre la città sarà teatro di una mobilitazione di ampio respiro, in concomitanza con lo sciopero generale nazionale proclamato dalla Cgil. L’iniziativa, che coinvolgerà tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì è stata indetta in difesa della Global Sumud Flotilla, a sostegno del popolo palestinese ed a tutela dei valori costituzionali messi in discussione dai recenti eventi che hanno scosso l’opinione pubblica internazionale.
La denuncia: “Grave attacco alla Costituzione e ai diritti umani”
A spingere il sindacato ad assumere una posizione netta è stata l’aggressione subita da navi civili impegnate in una missione umanitaria verso Gaza, a bordo delle quali si trovavano anche cittadini e cittadine italiani. Un episodio che, secondo la Cgil, rappresenta “un fatto di gravità estrema”, una lesione diretta non solo alla sicurezza e all’incolumità di lavoratrici, lavoratori e volontari imbarcati, ma anche allo stesso ordine costituzionale.
“Non si tratta soltanto di un crimine contro persone inermi – ha dichiarato la confederazione – ma di una ferita inferta ai nostri principi democratici. È inaccettabile che il governo italiano abbia lasciato lavoratrici e lavoratori in balìa di un’aggressione in acque internazionali, disattendendo i doveri di protezione previsti dalla Costituzione”.
Mobilitazione cittadina, corteo da piazza Antonello
Messina risponderà all’appello nazionale con un corteo che prenderà avvio alle 9.30 da piazza Antonello, per poi snodarsi lungo Corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro e via Garibaldi, fino a raggiungere piazza Unione Europea. L’iniziativa è organizzata dalla Cgil in collaborazione con il coordinamento Messina per la Palestina, che da mesi anima la città con iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.
“Lo sciopero – ha affermato Pietro Patti, segretario generale della Cgil Messina – è la risposta forte del mondo del lavoro per difendere il valore della missione umanitaria, i diritti umani e la libertà del popolo palestinese. La società civile sarà accanto ai lavoratori per ribadire un fermo no al genocidio e rivendicare il diritto all’autodeterminazione”.
Una giornata di protesta nazionale
Il corteo cittadino non sarà soltanto una manifestazione di protesta, ma anche un momento di testimonianza collettiva, la città dello Stretto si unisce così alle piazze di tutta Italia per riaffermare, con forza, i principi di giustizia sociale e democrazia, ribadendo come la difesa dei valori costituzionali e dei diritti umani non possa conoscere confini.






