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Messina Risk SIS.MA. 2025, simulazioni per testare il nuovo piano di protezione civile

Un terremoto simulato di magnitudo 6.3 scuote Messina, dalle scuole agli ospedali, la città si esercita per fronteggiare l’imprevisto

MESSINA – È entrata nel vivo l’esercitazione “Messina Risk SIS.MA. 2025”, che in questi giorni sta trasformando scuole, uffici e presidi sanitari in scenari di emergenza simulata. L’iniziativa, promossa dal Comune di Messina con il coordinamento della prefettura e la collaborazione dei dipartimenti di Protezione Civile, dell’Università, dei distretti scolastici, delle forze armate e del sistema sanitario, mira a verificare la capacità della città di reagire a un terremoto di magnitudo 6.3 Richter, con intensità IX° della scala Mercalli-Cancani-Sieberg, ipotizzato con epicentro nel cuore del centro urbano.

Un banco di prova per la comunità

Le attività, distribuite nelle sei circoscrizioni comunali (Kalonerò, Calispera, Tre Santi, Centro Storico, Antonello da Messina e Peloro), hanno coinvolto già migliaia di studenti, docenti e dipendenti pubblici, con Evacuazioni, censimenti del personale, simulazioni di incendio e crollo, mettendo alla prova procedure di emergenza e tempistiche di intervento. Dal Centro Operativo Comunale, il sindaco Federico Basile e l’assessore alla Protezione Civile hanno coordinato le operazioni in stretto contatto con Prefettura, Regione e Città Metropolitana, a conferma di una catena di comando che deve funzionare senza esitazioni in caso di evento reale. Oltre alle scuole, tra cui “Pascoli-Crispi”, “Gravitelli-Paino”, “Enzo Drago”, “Leopardi”, “Maurolico”, “Seguenza” e “La Farina”, sono stati interessati anche gli uffici comunali di Palazzo Zanca, l’Agenzia delle Entrate e il Centro Polifunzionale di Contesse.

Le simulazioni di giorno 8 ottobre

La giornata di mercoledì 8 ottobre ha previsto un calendario ancora più intenso di prove operative, iniziate alla Banchina Marconi, con la simulazione di un incidente a un bus turistico elettrico, provocato dal sisma simulato. Qui i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Messina hanno operato in prima linea, soccorrendo le vittime, mettendo in sicurezza l’area e coordinandosi con le unità sanitarie per la gestione di una maxi emergenza. Un’azione condotta sotto la regia del direttore tecnico del soccorso, che ha consentito di testare la capacità di intervento integrato tra squadre antincendio, sanitari e volontari. La presenza del Corpo nazionale conferma l’impegno costante non solo nel soccorso, ma anche nella prevenzione e nella formazione, pilastri fondamentali per garantire risposte rapide ed efficaci in caso di eventi catastrofici.

Anche uffici scolastici e plessi scolastici hanno aderito alle simulazioni. Coinvolti la scuola primaria “Passamonte” di Gravitelli, l’istituto comprensivo “Evemero da Messina”, le scuole di Giampilieri, Altolia, Galati e San Stefano, l’Istituto “Albino Luciani” di Fondo Fucile, il “La Pira” di Camaro e altri complessi scolastici. Di rilievo anche le attività alla Città Metropolitana, con procedure di autoprotezione, esercitazioni di evacuazione e test della rete radio provinciale e all’Ufficio VIII Ambito Territoriale, ex Provveditorato agli Studi.

Università, uffici e quartieri in allerta

Non mancheranno le prove presso i dipartimenti universitari del Polo Annunziata, dove oltre alle procedure di evacuazione di studenti e docenti sono previste simulazioni di salvataggio con droni e l’evacuazione di animali dall’ospedale veterinario.

Il programma di giovedì 9 ottobre

La giornata di domani si annuncia altrettanto intensa. Dalle prime ore del mattino nuove prove interesseranno scuole, università, uffici comunali e strutture sanitarie, con particolare attenzione ai protocolli di evacuazione e al supporto delle fasce più fragili della popolazione.

Alle 15.00 a Palazzo Zanca, nel Salone delle Bandiere è in programma un corso intensivo sul piano comunale di Protezione Civile, rivolto a nuovo personale comunale, volontari e referenti delle circoscrizioni. Interverranno, tra gli altri, il direttore generale del comune Salvo Puccio, l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli, l’esperto del sindaco Antonio Rizzo e Fabio Brondi del Dipartimento nazionale. Le esercitazioni si estenderanno poi a scuole ed università con simulazioni di evacuazione e soccorso, fino a raggiungere in serata la Basilica Sant’Antonio, con un momento formativo dedicato alla campagna nazionale “Io Non Rischio” e successivamente Villa Bosurgi, dove si svolgeranno simulazioni di ricerca e soccorso di dispersi sotto le macerie.

Verso il cuore operativo di venerdì

Il programma culminerà venerdì 10 ottobre con l’allestimento dell’area di ammassamento al Campo di atletica Santamaria – ex Gil, che costituirà il cuore operativo della settimana. Saranno montate tende, cucine da campo ed infermerie, oltre a un’esposizione di mezzi e attrezzature delle forze di soccorso, della colonna mobile comunale e delle associazioni di volontariato. Un banco di prova che, oltre a mettere in luce l’efficienza del sistema di protezione civile, rappresenta anche un’occasione formativa per la popolazione ed un richiamo alla memoria storica di Messina, città che conosce bene la forza devastante dei terremoti.