Si è svolto a Piedimonte Etneo l’incontro richiesto dalle segreterie confederali della Cgil di Messina e della Cgil di Catania al sindaco Ignazio Puglisi, primo cittadino del Comune capofila del Sistema intercomunale di rango urbano jonico etneo che aggrega 19 comuni delle due province. Al centro del confronto lo stato di avanzamento della Strategia di sviluppo territoriale da attuare nell’ambito del programma 2021-2027 del Fondo europeo di sviluppo regionale. Stefania Radici, per la Cgil di Messina, e Rosaria Leonardi, per la Cgil di Catania, hanno chiesto approfondimenti sul piano di attuazione e hanno richiamato l’attenzione sull’importanza dei processi di partecipazione delle comunità territoriali, esplicitamente previsti dalle disposizioni che regolano l’utilizzo dei fondi e ritenuti un elemento di innovazione da valorizzare affinché il piano risponda ai bisogni reali dei territori e colga le opportunità di sviluppo che risiedono nei luoghi. Tenere in considerazione gli asset materiali e immateriali dell’area e costruire attorno ad essi filiere e sistemi integrati è stato indicato come metodo per generare ricadute diffuse, rafforzare la coesione e migliorare la qualità dei servizi.
Le rappresentanti sindacali hanno inoltre posto l’accento sulla necessità di definire a monte l’impatto delle operazioni da selezionare, orientando la Strategia verso interventi capaci di produrre un cambiamento migliorativo delle condizioni di vita, favorire l’inclusione sociale e attivare buona occupazione stabile e qualificata. In questa direzione bandi e avvisi dovrebbero premiare imprese e iniziative imprenditoriali che adottino pratiche inclusive, con attenzione prioritaria ai soggetti in condizione di vulnerabilità quali giovani, donne, persone con disabilità o con background migratorio, affinché le risorse pubbliche diventino leva per pari opportunità e sviluppo equo.
Il percorso avviato e la composizione del Siru
Da parte del sindaco è emersa un’ampia disponibilità al dialogo e al confronto, con l’impegno a proseguire i lavori in modo strutturato. Si è così avviato un percorso di contrattazione sociale e territoriale che si svilupperà in successivi incontri ai quali prenderà parte la rappresentanza della Cgil, con l’obiettivo di accompagnare la Strategia nelle sue fasi operative, monitorare gli avanzamenti e valutare in modo trasparente i risultati attesi. Il Siru jonico etneo è composto da 19 comuni: undici della provincia di Catania — Piedimonte Etneo, Calatabiano, Fiumefreddo, Linguaglossa, Mascali, Sant’Alfio, Milo, Giarre, Riposto, Santa Venerina, Zafferana Etnea — e otto della provincia di Messina — Giardini Naxos, Taormina, Castelmola, Gaggi, Graniti, Mongiuffi Melia, Letojanni, Gallodoro. L’impostazione condivisa tra amministrazione e parti sociali punta a valorizzare le specificità locali attraverso progetti coerenti, misurabili e inclusivi, capaci di connettere i diversi ambiti di intervento previsti dalla programmazione 2021-2027 e di trasformare la Strategia in risultati concreti per cittadini e imprese.






