TAORMINA – “Sulle procedure chirurgiche eseguite alla Cardiochirurgia pediatrica di Palermo avevamo ragione: la stessa assessora Faraoni lo ha ammesso, il dato era sovrastimato per un errore di calcolo. Bene, è un punto di partenza, ma va corretto. Sia chiaro, nessuno vuole penalizzare Palermo, anzi saremmo i primi a gioire per due cardiochirurgie pienamente efficienti ed efficaci in Sicilia, ma questo non deve avvenire a scapito della struttura di Taormina che è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale e che pertanto deve continuare a operare in perfetta autonomia”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars, Antonio De Luca, a conclusione dell’audizione dell’assessora alla Salute Faraoni sulla produttività delle cardiochirurgie pediatriche di Taormina e Palermo.
I numeri contestati
Secondo De Luca, il piano operativo della rete di cardiochirurgia pediatrica siciliana allegato alla rete ospedaliera inviata al Ministero avrebbe attribuito a Palermo un peso medio Drg non coerente con i dati effettivi. “Per il 2024 a Palermo veniva indicato un peso medio di 6,5 a fronte del 3,62 reale e per il 2025 di 5,5 a fronte del corretto 3,73”. Il capogruppo si chiede come un errore “così macroscopico” possa essere passato inosservato e, pur prendendo atto dell’ammissione dell’assessora, sollecita una rettifica immediata per fotografare con precisione la complessità degli interventi e i relativi rimborsi, evitando squilibri tra i due poli.
Autonomia dei centri e capitolo convenzioni
Nel corso della seduta, riferisce De Luca, l’assessora Faraoni ha espresso la volontà di affrancare i centri dalle convenzioni con il San Donato e con il Bambino Gesù. “Bene – osserva – vorremmo però capire come farebbe Palermo ad assoldare professionalità iperspecializzate che non ci sono sul mercato, quando abbiamo enormi difficoltà a reclutare figure ben più generiche”. Per il capogruppo pentastellato, la priorità resta garantire piena autonomia e continuità operativa a Taormina, mantenendo al tempo stesso un percorso di rafforzamento per Palermo su basi realistiche e trasparenti. “Non convincono alcune spiegazioni fornite circa le attività e le procedure svolte nei due centri – conclude – per cui procederò ad approfondire gli aspetti non ancora cristallini, al fine di restituire ai siciliani e alle famiglie dei piccoli pazienti cardiopatici una corretta informazione sulle due strutture”.






