MESSINA – Una stretta decisa contro le cattive abitudini che minano la salute e contraddicono lo spirito stesso della cura, quella lanciata dal Policlinico di Messina, attraverso la nuova campagna di sensibilizzazione e controllo per contrastare il fumo all’interno e all’esterno delle strutture ospedaliere, richiamando al rispetto di una normativa chiara ma troppo spesso disattesa.
La legge c’è, ma non sempre si rispetta
La Legge, in vigore da oltre vent’anni, vieta il fumo in tutti i luoghi pubblici e di lavoro, compresi gli ambienti sanitari, interni ed esterni, eppure, nella quotidianità, non sono rari i casi di sigarette accese nei cortili, nei parcheggi o persino nei pressi dei reparti. A fronte di questo malcostume, il Policlinico messinese ha deciso di intervenire con fermezza, riaffermando l’importanza del rispetto di regole nate per tutelare la salute collettiva. “Non siamo più disposti a tollerare comportamenti scorretti – ha dichiarato il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito – che rappresentano un rischio per la salute e creano ambienti sempre più insalubri. Ogni violazione verrà segnalata e saranno adottate le sanzioni previste dalla norma”.
Un messaggio chiaro, che pone l’accento non solo sull’aspetto punitivo, ma anche su quello educativo, da attuare in ospedale, luogo simbolo della cura e della ricerca, che non può tollerare pratiche che ne contraddicono la missione.
Una campagna per tutta la comunità ospedaliera
L’iniziativa è rivolta a un pubblico ampio, composto da pazienti, familiari, caregivers, visitatori e operatori sanitari, ma anche personale tecnico e amministrativo. Tutti sono chiamati a contribuire alla costruzione di un ambiente ospedaliero coerente con i valori della salute, del rispetto e della prevenzione. Cartellonistica dedicata, messaggi informativi e controlli più severi accompagneranno la campagna, con l’obiettivo di rendere il Policlinico un presidio libero dal fumo in ogni sua area.
Il paradosso del fumo tra i camici bianchi
Un aspetto che la direzione dell’Azienda Ospedaliera non ignora riguarda proprio il personale sanitario. Secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità, la percentuale di fumatori tra medici e operatori non medici si attesta ancora intorno al 20%, con una riduzione solo lieve negli ultimi anni. Una contraddizione evidente, che mostra quanto la sfida culturale sia ancora aperta, persino tra coloro che quotidianamente si occupano di salute e prevenzione. Messina, città universitaria e sanitaria per vocazione, riceve così un segnale chiaro, con questa iniziativa, l’ospedale lancia un messaggio che va oltre i propri cancelli, trasformando una norma spesso ignorata in una concreta occasione di crescita collettiva.






