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Messina si mobilita contro il Ponte, in piazza il 29 novembre: “Giù le mani dallo Stretto”

Nella Sala Ovale del Comune, attivisti e realtà civiche annunciano un corteo pacifico per difendere paesaggio e biodiversità dello Stretto: “È una fase decisiva”

Messina si prepara a una mobilitazione di massa contro il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Questa mattina, nella Sala Ovale del Comune, il Comitato Corteo Noponte ha annunciato la manifestazione prevista per sabato 29 novembre, definendola “la più grande manifestazione NoPonte che si sia mai vista”. L’iniziativa punta a difendere uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia del Mediterraneo.

Il Comitato ha sottolineato che “lo Stretto di Messina non è solo un luogo geografico; è il custode di miti e leggende millenarie, celebrato da poeti e narratori, da Omero a Consolo”. La sua bellezza paesaggistica e la ricchezza della biodiversità sono tesori da preservare.

Secondo gli organizzatori, il progetto del ponte rappresenterebbe “un mostro di cemento ed acciaio che violerebbe la bellezza di questi luoghi, travolgendo un territorio ricco di risorse naturali ma anche di fragilità e cancellando l’identità stessa non solo delle comunità dello Stretto ma dell’intero Paese”.

Il Comitato richiama inoltre i principi costituzionali e normativi: “La Repubblica tutela il paesaggio, l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni recita l’art.9 della Costituzione italiana e noi desideriamo, vogliamo, pretendiamo che il nostro Paese rimanga fedele a questo principio così come alle ragioni che stanno alla base della normativa ambientale europea, le direttive Habitat ed Uccelli o la recente Legge europea sul ripristino della natura”.

Gli attivisti evidenziano anche le priorità reali della Sicilia e della Calabria: “Le vere priorità dei nostri territori sono altre, il cui elenco è ben presente nelle vite quotidiane di chi da anni aspetta di avere l’acqua h24 nelle proprie case, un servizio sanitario decente, infrastrutture viarie e ferroviarie efficaci ed efficienti, traghettamento dello Stretto potenziato e ancor più sostenibile, sistema di welfare rispondente alle fragilità del territorio, interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di adeguamento antisismico del patrimonio edilizio, contrasto incisivo alle criminalità organizzate”.

Da più parti gli esperti mettono in dubbio la fattibilità tecnica dell’opera, sottolineano dal Comitato: “Serve abbandonare un progetto come il ponte sullo Stretto che dilapida ingenti risorse pubbliche per un’opera che per molte ragioni tecnicamente non è fattibile, come esperti di fama nazionale ed internazionale non si stancano di ripetere e dimostrare con dati, studi e documenti”.

La bellezza e i rischi del territorio

Lo Stretto di Messina non è solo un’area geografica di collegamento tra Sicilia e Calabria, ma anche un simbolo di miti, leggende e cultura millenaria. Celebrato da poeti e scrittori come Omero e Consolo, rappresenta un patrimonio naturalistico e paesaggistico inestimabile, che abbraccia biodiversità rare e risorse naturali delicate. La sua conservazione è fondamentale per il territorio stesso e per il futuro delle comunità locali.

La manifestazione del 29 novembre

L’appuntamento di Messina vedrà cittadini, associazioni, movimenti, partiti e sindacati uniti in una mobilitazione pacifica e determinata per difendere un patrimonio condiviso. “Per molti – viene specificato – questa sarà l’occasione di affermare con forza che lo Stretto di Messina non si tocca. La manifestazione rappresenta un momento di unità e di rivendicazione, volto a preservare un pezzo di identità culturale e naturale che, se compromesso, potrebbe perdere il suo fascino e la sua importanza anche per le future generazioni”.