MESSINA – La stagione concertistica della Filarmonica Laudamo prosegue con un appuntamento di altissimo profilo che coniuga eleganza, virtuosismo e profondità espressiva. Domenica 9 novembre alle ore 18:00, nell’Auditorium del Palacultura Antonello di Messina, il pubblico potrà assistere a un concerto d’eccezione con protagonisti Enrico Bronzi al violoncello e Francesca Sperandeo al pianoforte, due interpreti di rilievo nel panorama internazionale della musica da camera.
Il programma della serata è un raffinato itinerario attraverso il linguaggio musicale del Novecento europeo, con tre capolavori firmati da Claude Debussy, Sergej Prokof’ev e Dmitrij Šostakovič. Tre sonate diverse per stile e temperamento, ma unite da una medesima tensione poetica, contraddistinta dal dialogo tra violoncello e pianoforte, strumento e voce, intimità e slancio.
Un duo d’eccellenza
Il violoncellista Enrico Bronzi, noto al grande pubblico per la sua intensa carriera solistica e direttoriale è fondatore del celebre Trio di Parma e docente apprezzato nei più importanti centri musicali europei. Dopo i successi conseguiti ai prestigiosi concorsi internazionali “Rostropovič” di Parigi e “Paulo Cello Competition” di Helsinki dove gli è stato assegnato anche il premio per la migliore esecuzione del Concerto di Dvořák, Bronzi si è affermato come uno dei più sensibili interpreti della scena contemporanea, applaudito nelle principali sale da concerto d’Europa, Stati Uniti, Sud America e Australia.
Accanto a lui, Francesca Sperandeo, pianista dalla formazione cosmopolita e dallo stile raffinato, che vanta esibizioni in Europa, America e Asia, oltre a collaborazioni con solisti e direttori di fama internazionale. In duo con Bronzi, la Sperandeo ha calcato palcoscenici prestigiosi come il Ravenna Festival, MiTo Settembre Musica e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ricevendo unanimi consensi di pubblico e critica per la sintonia artistica e la capacità di restituire emozione attraverso la precisione tecnica e la delicatezza interpretativa.
L’eleganza del suono come linguaggio universale
Il concerto si preannuncia come un’esperienza di ascolto immersiva, in cui la complessità della scrittura novecentesca si trasforma in pura poesia sonora. La Filarmonica Laudamo, da sempre attenta alla valorizzazione della grande musica e dei suoi interpreti più autorevoli, conferma con questo appuntamento la qualità di una stagione che coniuga ricerca e tradizione, apertura e rigore.
Il prossimo concerto della stagione si terrà giovedì 13 novembre alle ore 19.00, sempre al Palacultura e vedrà protagonista l’Harpbeat Trio, in un programma dedicato alle sonorità inedite dell’arpa contemporanea






