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CRONACA

Messina. Controlli della Polizia stradale sui mezzi Interbus. La Faisa Cisal: “Ignorate le nostre denunce”

Blitz della Polizia stradale in piazza della Repubblica. Sarebbero state rilevate presunte irregolarità su turni, sicurezza e documentazione.

MESSINA – Un’operazione della Polizia stradale in piazza della Repubblica ha portato alla contestazione di numerose presunte irregolarità sui mezzi Interbus impiegati nelle linee della riviera jonica. Nel corso delle verifiche gli agenti avrebbero riscontrato violazioni del limite massimo di ore di guida, carenze nei dispositivi di sicurezza – tra cui l’assenza della porta d’emergenza su un mezzo – e la presenza di una carta di circolazione giudicata non conforme alla tratta autorizzata. Nel complesso, due autobus sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Un controllo effettuato il giorno precedente aveva già portato al sequestro di un autobus e alla contestazione del mancato rispetto dei tempi di guida e riposo.

L’episodio interviene in un momento segnato da disagi per pendolari e studenti, tra corse soppresse e ritardi sulle linee joniche. Sulla vicenda è intervenuto il deputato regionale di Sud chiama Nord, Giuseppe Lombardo, che da mesi denuncia criticità nel trasporto pubblico locale. Lombardo ha definito il quadro “inaccettabile”, richiamando la necessità di un intervento immediato da parte della Regione e ricordando la recente soppressione della corsa Sant’Alessio Siculo–Taormina. Ha inoltre annunciato la richiesta di una nuova audizione in Commissione trasporti all’Ars, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali.

Le verifiche della Polstrada avrebbero trovato riscontro nelle segnalazioni della Faisa Cisal Sicilia, che da tempo denuncia turni oltre i limiti di legge, mezzi non idonei e presunte violazioni delle norme contrattuali. Il coordinatore regionale Salvatore Crisafulli ha confermato che gli accertamenti riguardano sia i tempi di guida sia l’idoneità dei mezzi. Il sindacato richiama anche una recente sentenza che ha dichiarato illegittimi turni superiori alle dodici ore.

Nel comunicato rivolto ai lavoratori la Faisa Cisal precisa di avere sempre contestato pubblicamente le presunte irregolarità contrattuali, rivendicando trasparenza nelle procedure e nel materiale raccolto per le vertenze, compresi verbali, documenti e analisi dei turni. Il sindacato sottolinea inoltre che le proprie iniziative sono state portate avanti senza ricorrere a volantini anonimi e che l’obiettivo resta il ripristino di condizioni di sicurezza. La Faisa Cisal chiede ora l’apertura di un tavolo istituzionale che coinvolga Regione, enti di controllo e rappresentanze dei lavoratori.