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POLITICA

Alì Terme. Si è dimessa la consigliera Nancy Todaro, subentra Nicola Riggio. Sabato in aula la mozione al sindaco Micalizzi

Colpo di scena nel pieno della crisi politica: lascia la consigliera di minoranza, entra in aula il primo dei non eletti della lista Di Blasi.

ALÌ TERME. Colpo di scena nel pieno della crisi politica che da settimane agita la giunta e il Consiglio comunale di Alì Terme. La consigliera di minoranza Nancy Todaro (nella foto) ha rassegnato questa mattina le dimissioni dal suo incarico. Il documento è già stato protocollato al Comune. Al suo posto subentrerà Nicola Riggio, primo dei non eletti della lista che faceva capo ad Agata Di Blasi, leader dell’opposizione e firmataria della mozione di sfiducia al sindaco Tommaso Micalizzi.

Todaro non figurava tra i promotori dell’iniziativa che punta a far decadere l’amministrazione, ma la sua uscita di scena modifica gli equilibri dell’aula a poche ore da un appuntamento decisivo: il Consiglio comunale convocato per sabato 22 novembre alle 19.30 dal presidente Nino Muscarello, con all’ordine del giorno proprio la mozione di sfiducia presentata ai sensi della normativa sugli enti locali.

La mozione, sottoscritta da Liliana Bonfiglio, Agata Di Blasi, Agatino Triolo, Giuseppe Miracolo e Christian Mazzucco, punta a chiudere anticipatamente l’esperienza amministrativa di Micalizzi, eletto nel 2023 con la lista “Sì! Sud chiama Nord – Micalizzi Sindaco”. Per passare, il documento dovrà ottenere almeno sei voti favorevoli: con cinque firme già depositate, sarà decisivo proprio Riggio, che con il suo ingresso diventa l’ago della bilancia. Sempreché tutti e cinque i formatari confermino la volontà di mandare a casa Micalizzi.

Nei giorni scorsi, Micalizzi aveva chiesto di anticipare la discussione della mozione, inizialmente prevista più avanti. “Avevo domandato al presidente Muscarello di attendere – aveva spiegato – ma dopo le dichiarazioni offensive dell’ex vice sindaco Carmelo Melato ho chiesto io stesso di fissare la seduta al primo giorno utile. Non serve rinviare: la gente è stanca di attacchi, cattiverie e incertezze”.

Il sindaco ha rinnovato l’appello alla responsabilità istituzionale, chiedendo di non alimentare ulteriormente le tensioni politiche e sottolineando i rischi di un “vuoto di potere”. “Spero di poter continuare a lavorare – ha aggiunto – per garantire l’ordinaria amministrazione e portare a compimento i progetti già avviati. In ogni caso, sono pronto a ricandidarmi per dare ad Alì Terme quella continuità e quella stabilità che la mia comunità merita”.

Il voto di sabato sarà quindi determinante per il futuro del Comune. Se la mozione sarà approvata, il Consiglio comunale verrà sciolto e si tornerà alle urne. In caso contrario, l’amministrazione Micalizzi potrà proseguire il mandato, ma dovrà farlo in un contesto politico segnato da profonde divisioni.