Nizza di Sicilia e Alì Terme non intendono accettare la demolizione della passerella Fiumedinisi e chiedono una revisione del provvedimento che nei giorni scorsi ha portato Anas a chiuderla al transito, dopo l’ordine dell’Autorità di Bacino che ha imposto lo smantellamento per ragioni di sicurezza idraulica. La breve arteria collega i due lungomari ed è stata ritenuta non più compatibile con le prescrizioni tecniche vigenti.
La chiusura segue l’ordinanza con cui Anas ha bloccato il transito, compresi i pedoni, dando seguito alla nota dell’Autorità di Bacino che parla di demolizione immediata. La passerella, costruita nel 2014 come opera temporanea a supporto dei lavori sul ponte Fiumedinisi della SS114, avrebbe dovuto essere rimossa dopo l’apertura del nuovo ponte, inaugurato il 17 aprile 2025.
Ieri sera a Nizza si è svolto un consiglio comunale straordinario, al quale sono stati invitati i rappresentanti di Webuild, Rfi e del Consorzio impegnato nel raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo. L’obiettivo è ottenere la titolarità della passerella, proponendo che la manutenzione venga affidata ai soggetti che stanno realizzando il doppio binario, con cantieri attivi proprio nei due centri jonici. Il sindaco di Nizza, Natale Briguglio, ritiene che questa soluzione possa ricevere anche il via libera dell’Autorità di Bacino, il cui intervento ha interrotto le trattative avviate nei mesi scorsi.
La bozza dell’accordo definisce i compiti delle amministrazioni locali. I Comuni si impegnano a occuparsi della gestione della passerella, compresa la manutenzione ordinaria del piano viario, la pulizia, la segnaletica e la regolamentazione del traffico. Saranno inoltre responsabili della vigilanza e dell’eventuale chiusura immediata in caso di maltempo o situazioni di rischio.
Rfi e il Consorzio “Messina Catania Lotto Nord” si assumerebbero invece la manutenzione dell’alveo del torrente, eseguendo la pulizia del greto e intervenendo anche con risagomature e svuotamento delle canne della passerella, per garantire il corretto deflusso delle acque. Gli interventi dovranno essere effettuati almeno una volta l’anno, entro il 31 agosto, e in qualsiasi altro periodo in caso di piene o eventi eccezionali.
Tutte le operazioni, sia quelle dei Comuni che quelle del Consorzio, dovranno comunque essere autorizzate dagli enti competenti. La proposta sarà ora inviata all’Autorità di Bacino, con la speranza che possa essere valutata come alternativa alla demolizione della struttura, considerata dai due Comuni un collegamento strategico tra i lungomari e un servizio essenziale per residenti e attività del territorio.






