ALÌ TERME – La crisi politica che da settimane scuote il Comune di Alì Terme è giunta all’epilogo. Con sei voti favorevoli, il Consiglio comunale ha approvato la mozione di sfiducia che pone fine all’amministrazione del sindaco Tommaso Micalizzi, in carica dal 2023. La votazione, avvenuta intorno alle 20.10, ha sancito la decadenza del sindaco, della giunta e dell’intero Consiglio.
A sostenere la mozione sono stati i quattro ex consiglieri di maggioranza Liliana Bonfiglio, Cristian Mazzucco, Giuseppe Miracolo e Agatino Triolo, insieme alla capogruppo di minoranza Agata Di Blasi e al neo consigliere Nicola Riggio, subentrato dopo le dimissioni di Nancy Todaro. Hanno votato contro il presidente del Consiglio Nino Muscarello, il consigliere Francesco Muzio e l’indipendente Santi Passari.
L’esito dello scrutinio era nell’aria, ma la tensione in aula è stata comunque alta. La fine anticipata della consiliatura – che sarebbe dovuta durare fino al 2028 – segna una svolta politica importante. Dopo il voto, la Regione Siciliana nominerà un commissario straordinario che traghetterà l’ente fino alle elezioni anticipate previste nella primavera 2026.
La crisi era esplosa dopo l’azzeramento della giunta e le successive spaccature interne alla maggioranza. Le dimissioni di Nancy Todaro, accompagnate da una lettera ai cittadini, avevano dato un segnale chiaro. “Mi dimetto perché non mi riconosco più in questo clima – aveva scritto –. La politica deve tornare a essere servizio, non potere”. Parole che avevano contribuito ad accentuare il senso di disgregazione all’interno dell’aula.
Il sindaco Micalizzi, dal canto suo, aveva chiesto di anticipare la seduta per “mettere fine a un clima di incertezza e cattiverie”. Fino all’ultimo ha ribadito la volontà di proseguire: “Abbiamo opere importanti da completare, come il resort di Mollerino e il lungomare. Se la mozione passerà, mi ricandiderò per dare continuità al lavoro avviato”.
Con la sfiducia approvata, il paese si prepara ora a una nuova fase. In attesa della nomina del commissario, Alì Terme resta senza amministrazione, con l’auspicio – espresso da più parti – che si possa aprire una stagione politica più stabile e condivisa.






