MESSINA – L’installazione della strumentazione gps sui mezzi dell’autoparco comunale finisce al centro di un’interrogazione consiliare. I consiglieri del Partito democratico Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo hanno chiesto al sindaco e alla direzione generale chiarimenti sulla procedura con cui, tra il 2023 e il 2025, il Comune ha acquistato e attivato un sistema informatizzato di monitoraggio dei veicoli e dei lavoratori senza che, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, sia mai stato siglato l’accordo previsto dallo Statuto dei lavoratori. Una scelta che, secondo i firmatari, potrebbe configurare violazioni normative e perfino un potenziale danno erariale.
Il caso riguarda la determinazione n. 10887 del 27 dicembre 2023 con cui il direttore generale, Puccio Salvo, ha autorizzato l’acquisto tramite MePA della fornitura, installazione e manutenzione per dodici mesi della strumentazione gps a tutela dell’autoparco e del personale. Il servizio, affidato alla società Mac&Nil srl per un importo di 39.528 euro, prevede il monitoraggio di 101 autovetture, 11 mezzi pesanti e 31 motocicli, oltre all’introduzione del “Beacon”, un dispositivo di tracciamento del driver e del passeggero. Con una successiva determinazione, la n. 3733 del 5 maggio 2025, è stata inoltre approvata una modifica del contratto che proroga il servizio di ulteriori sette mesi, comportando una maggiore spesa di 17.729,04 euro.
Al centro della contestazione dei consiglieri dem c’è l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, modificato dal decreto legislativo 151/2015 e successivamente dal 185/2016, che consente l’uso di strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività lavorativa solo per esigenze organizzative, produttive o di sicurezza e comunque previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali oppure previa autorizzazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Accordo che, secondo i sindacati interpellati dai consiglieri, non risulta essere stato stipulato.
Di fronte a questa situazione, Calabrò, Russo e Alessandro Russo ritengono necessario verificare la regolarità dell’intero procedimento e accertare se l’assenza di un confronto con le organizzazioni sindacali possa comportare una violazione dei diritti dei lavoratori e un rischio di danno erariale. Nel documento indirizzato al sindaco chiedono quindi di conoscere “le motivazioni per le quali si è ritenuto di procedere all’installazione della strumentazione citata in assenza del necessario e preventivo accordo con le organizzazioni sindacali” e “quali provvedimenti si intendano adottare per porre rimedio a una violazione che appare assolutamente palese e notevolmente grave sotto diversi profili”.






