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Akademia Sant’Anna, sfuma il sogno Coppa Italia: a Melendugno arriva la sconfitta del 3-1

Le giallorosse cedono in quattro set sul parquet pugliese, concludendo la prima fase al quinto posto. Ora ci si prepara al riscatto al PalaRescifina contro il Club Italia

MESSINA – Non basta una reazione d’orgoglio, né un terzo set giocato con lucidità e carattere, l’Akademia Sant’Anna Messina torna dalla difficile trasferta di Melendugno con una sconfitta pesante per morale e classifica, che spegne definitivamente l’ambizione di accedere ai quarti di Coppa Italia, traguardo centrato nelle ultime due stagioni e che quest’anno sfuma sul taraflex del “San Giuseppe da Copertino” di Lecce. Il 3-1 finale fotografa una gara dai due volti, ricca di improvvisi blackout e di altrettanto improvvise fiammate, che però non bastano per piegare una Melendugno cinica, ordinata e trascinata da un libero Aurora Morandini, Mvp del match in stato di grazia.

Per le ragazze di Matteo Freschi resta l’amarezza per un’occasione svanita, complice l’incapacità di capitalizzare i momenti di buon gioco e di gestire i frangenti chiave dei primi due parziali. Messina chiude così la prima fase al 5° posto con 11 punti, gli stessi di Marsala, ma davanti per numero di successi e si prepara ora alla sfida casalinga contro Club Italia.

L’avvio di gara, Messina c’è poi il black-out spezza l’equilibrio

Il primo set si apre nel migliore dei modi per le giallorosse: servizio incisivo, difesa attenta, una Viscioni “infuocata” e un +4 che lascia ben sperare. Melendugno fatica in ricezione e Messina controlla il ritmo fino al 10-6. Poi la svolta, tre errori consecutivi delle siciliane rimettono tutto in equilibrio e inaugurano il primo, decisivo black-out. Due ace pugliesi scavano il solco, Joly e Babatunde martellano con continuità, mentre la fase break di Messina si inceppa completamente. Il 25-18 finale, figlio di ben 11 errori diretti, pesa.

Il secondo set racconta una storia simile, ma con un colpo di scena, Messina sprofonda sul 13-4, stritolata dai muri di Babatunde e dalle incertezze in ricezione, poi rialza la testa, cambia ritmo e complici Rastelli e i muri di Landucci e Zojzi, sfiora una clamorosa rimonta. Dal -9 le siciliane risalgono fino al -1 (24-23), ma Joly, dopo aver sbagliato il primo set point, trova il colpo giusto per il 25-23. È questo, come sottolineerà Freschi, “il parziale che lascia più amaro in bocca”.

La reazione nel terzo set, un Messina coraggioso che riapre la gara

Il terzo parziale è il momento migliore della squadra ospite, con Tisma in regia e una pipe di Zojzi a rompere gli equilibri, Messina ritrova fluidità offensiva, si affida al muro e costruisce un break prezioso. Colombo e Viscioni allungano fino al 15-11, costringendo Giunta a fermare il gioco.

Le pugliesi rispondono con l’ingresso di Colombino, che imprime subito dinamismo al cambio palla. La resistenza messinese è affidata ai colpi di Carcaces e alle difese di Ferrara, fino al 24-21 che sembra preludere al 2-1. Ma Melendugno non molla, Bulaich e Colombino annullano tre set point. A riaccendere il match ci pensa una straordinaria Giulia Viscioni, che mette giù l’attacco del 25-24 e piazza l’ace che vale il 26-24.

Il crollo nel quarto set, Melendugno accelera e non lascia scampo

Il set che segue, però è un monologo pugliese. Le salentine partono forte, dominano dai nove metri, approfittano delle difficoltà messinesi in attacco e si portano sul 12-3. L’ingresso di Tisma e Rastelli scuote solo in parte le giallorosse, che ritrovano qualche buona costruzione ma non riescono a contenere l’ondata avversaria guidata da Bulaich, Colombino e da un’inarrestabile Babatunde, che chiude con 15 punti e 5 muri. Il finale è tutto melendugnese, due murate consecutive su Zojzi, firmate da Avenia e Riparbelli sanciscono il 25-15 e la vittoria.

La chiave tecnica del match

A conti fatti, il divario lo fanno tre numeri chiave, la ricezione: 58% positiva per Melendugno, contro il 39% di Messina, i muri 14-6 per le pugliesi e attacco, 44% contro 36%. Ad emergere è la gestione dei momenti delicati, durante i quali Melendugno si mostra più compatta, lucida, meno fallosa a discapito di Messina che alterna break importanti a improvvisi cali di tensione che ne compromettono la continuità.

Le parole di coach Matteo Freschi

Nel post-gara, il tecnico messinese analizza con lucidità: ” Faccio i complimenti a Melendugno, che ha giocato una grande partita. Noi abbiamo pagato caro i finali del primo e del secondo set, andare sotto 2-0, in un campo così difficile, diventa troppo penalizzante”.

Sul terzo parziale: “Lì è venuta fuori la nostra qualità, avevo sperato potesse riaprirsi tutto, ma nel quarto loro hanno ripreso a spingere fortissimo al servizio. Sapevamo che la ricezione sarebbe stata la chiave, nel complesso, la loro qualità è venuta fuori”.

Prossimo turno, domenica al PalaRescifina contro Club Italia

Archiviata la trasferta pugliese, l’Akademia Sant’Anna torna al lavoro per preparare il primo turno del girone di ritorno. Domenica 30 novembre, al PalaRescifina, le SuperGirls ospiteranno Club Italia, attualmente ottava con 6 punti. Fischio d’inizio alle 16.00, un appuntamento da non sbagliare, per rimettere in moto una classifica che resta aperta e per ritrovare fiducia e continuità.