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Il Rotary Club Messina Stretto di Messina accende i riflettori sulla violenza di genere

Un evento promosso dalla presidente Agata Labate unisce letture, musica e un confronto tecnico per riflettere sulla violenza psicologica e sull’importanza di una rete di sostegno

MESSINA – Un incontro denso di contenuti, emozioni e consapevolezza quello che si è svolto al Royal Palace, dove il Rotary Club Messina Stretto di Messina ha celebrato la giornata internazionale contro la violenza sulle donne con una serata fortemente voluta dalla presidente Agata Labate. Un evento che ha saputo intrecciare l’arte narrativa, musicale e recitativa al dibattito professionale, per dare corpo e voce a un tema quanto mai urgente.

Al centro dell’iniziativa, il libro “Guarire per amare” di Shara Pirrotti, punto di partenza per una rappresentazione intensa, capace di trasformare la presentazione in un’esperienza emotiva e condivisa. Alcuni estratti dell’opera sono stati letti e interpretati dalla stessa autrice insieme all’attore Luca Fiorino, accompagnati da intermezzi musicali eseguiti alla chitarra da Padre Lucio Scala. Una formula narrativa che ha permesso al pubblico di immergersi nelle dinamiche psicologiche e relazionali raccontate nel volume. Tra i momenti più coinvolgenti, l’interpretazione di Imagine, brano che ha risuonato come un invito alla speranza e alla ricostruzione, evocando ricordi e suggestioni condivise.

Il focus su narcisismo patologico, dipendenza affettiva e violenza psicologica

Il cuore del dibattito si è concentrato sui meccanismi spesso invisibili della violenza, quali narcisismo patologico, dipendenza affettiva, manipolazione emotiva e dinamiche psicologiche che sottraggono libertà e identità alle vittime. A confrontarsi su questi aspetti, professioniste impegnate quotidianamente sul campo e chiamate dalla presidente Labate a offrire una lettura tecnica e multidisciplinare del fenomeno. Tra queste spiccano Rita Ielasi, avvocato esperta di diritto di famiglia e dei minori, che ha illustrato gli strumenti giuridici oggi a disposizione e le criticità ancora aperte nella tutela delle vittime, Maria Celeste Celi, presidente del Cirs, che ha raccontato il ruolo dei centri di accoglienza e dei percorsi di autonomia per le donne che cercano di ricostruire la propria vita e Roberta Migliorato, psicologa e socia del club, che ha approfondito le componenti emotive, psicologiche e relazionali che caratterizzano la spirale della violenza e i delicati processi di rinascita personale.

Dalle loro voci è emersa la necessità di un approccio integrato, capace di unire competenze legali, psicologiche e sociali per accompagnare le vittime lungo un percorso che non è mai solo di fuoriuscita, ma soprattutto di recupero della propria identità e libertà.

La forza della rete: istituzioni, professionisti e comunità

Il tema dell’anno rotariano “Uniti per fare del bene” è risuonato come filo conduttore durante l’arco di tutta la serata, rafforzato dalle parole della presidente Labate, che ha sottolineato come solo una rete solida, fatta di istituzioni, associazioni e professionisti, possa generare un reale cambiamento culturale e sociale. Un lavoro corale che il Rotary Club Messina Stretto di Messina, ha voluto valorizzare con l’iniziativa, trasformando un evento commemorativo in un’occasione concreta di sensibilizzazione.
Alla serata hanno preso parte anche Felice De Luca, assistente del governatore dell’area Peloritana e Ottaviano Augusto, Learning Facilitator della stessa area e socio del club.