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“Unspoken Connections”, il viaggio interiore di Domenico Quaceci al Palacultura di Messina

Giovedì 27 novembre la Filarmonica Laudamo propone il concerto del pianista e compositore siciliano tratto dai suoi tre album, tra neoclassicismo, minimalismo e nuove narrazioni emotive

MESSINA – Una narrazione sonora che attraversa emozioni, suggestioni e riflessi dell’animo umano, compone l’essenza di “Unspoken Connections”, il concerto che giovedì 27 novembre alle 19.00, nell’Auditorium del Palacultura di Messina, segnerà il nuovo appuntamento della XIII edizione di “Accordiacorde”, la rassegna permanente dedicata ai nuovi linguaggi musicali all’interno della stagione concertistica della Filarmonica Laudamo.

Protagonista della serata sarà il compositore e pianista siciliano Domenico Quaceci, artista che negli ultimi anni si è imposto nel panorama contemporaneo per un linguaggio musicale riconoscibile, sospeso tra influenze neoclassiche, atmosfere minimaliste e suggestioni moderne. Una cifra stilistica maturata attraverso studi rigorosi, coronati dalla laurea con lode al conservatorio di Catania e consolidata grazie a una presenza costante in festival nazionali come Piano City e Piano Day, oltre che in numerosi teatri italiani.

La carriera di Quaceci si è inoltre intrecciata con collaborazioni di rilievo, che spaziano dalla danza alla musica colta internazionale, tra queste figurano Virna Toppi del teatro alla Scala, la violoncellista Julia Kent, il polistrumentista francese Eliott Tordo e il flauto di Lina Gervasi. Un percorso creativo che ha trovato ulteriore concretezza nelle sue pubblicazioni discografiche di Like an Ocean (2021), Ascendant (2023) e Night Tales (2025) per Musica Lavica Records.

Una trama di emozioni senza parole

Il concerto messinese nasce proprio dall’incontro tra questi tre lavori discografici. “Unspoken Connections” propone infatti un itinerario musicale composto da brani selezionati dai tre album, riorganizzati in cinque blocchi tematici. Ogni sezione possiede una propria identità espressiva, ma tutte sono attraversate da un filo comune: quello delle “connessioni senza parole”, quelle tacite intese che legano individui ed emozioni anche in assenza di un linguaggio verbale.

Quaceci accompagnerà il pubblico in questo percorso non soltanto attraverso il suono, ma anche con brevi riflessioni introduttive che svelano genesi, ispirazioni e traiettorie emotive dei brani. Ogni composizione diventa così un piccolo frammento narrativo che traduce in musica dimensioni universali come il coraggio di salpare verso territori ancora inesplorati, la semplicità come forza creativa, la resilienza che sostiene nei momenti di fragilità, oppure la nostalgia soffusa che accompagna il calar del sole.

Un concerto che si annuncia come un’esperienza immersiva, capace di trasformare il pianoforte in un luogo di ascolto interiore, dove gli equilibri tra silenzi e armonie diventano nodi emotivi, punti di contatto tra l’artista e lo spettatore.

Il prossimo appuntamento della Laudamo

La stagione della Filarmonica Laudamo proseguirà poi giovedì 4 dicembre alle ore 19.00, sempre al Palacultura, con il concerto del Rossella D’Andrea & Francesco Pisano Quintet, confermando la vocazione della rassegna a esplorare sonorità originali e progetti capaci di dialogare con i linguaggi musicali più contemporanei.