MESSINA – In un contesto nazionale segnato dal progressivo calo delle nascite, l’unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Messina si distingue per un dato che va in netta controtendenza. Sono stati infatti 1033 i bambini nati nel 2025 all’iterno del reparto diretto dal professor Stefano Cianci, con un incremento di venti unità rispetto al 2024 e con una previsione di ulteriore crescita a chiusura d’anno.
Qualità assistenziale e riduzione dei cesarei, i dati Agenas
Un risultato significativo, che non si esaurisce nel mero dato numerico, ma si inserisce in un quadro più ampio di qualità dell’assistenza e appropriatezza clinica, come attestano gli indicatori monitorati da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Per l’anno 2024, il reparto messinese registra una sostanziale riduzione del ricorso al parto cesareo, attestandosi su una percentuale del 15,31%, ben al di sotto del valore soglia nazionale fissato al 25%. Si tratta del dato più basso degli ultimi cinque anni e, soprattutto, del migliore dell’intera provincia di Messina. A confermare il cambiamento culturale e assistenziale è anche l’aumento delle donne che, pur avendo affrontato un primo parto cesareo, scelgono consapevolmente il parto spontaneo nelle gravidanze successive, segnale di una crescente fiducia nei percorsi assistenziali proposti dall’équipe sanitaria.
Ulteriori progressi si registrano sul fronte della gestione del parto naturale. La proporzione di episiotomie presenta una percentuale aggiustata del 9,49%, valore anch’esso in costante diminuzione negli ultimi cinque anni, in linea con le più aggiornate raccomandazioni cliniche orientate a ridurre gli interventi non strettamente necessari.
La soddisfazione della direzione e le prospettive future
“Si tratta di risultati certamente importanti – sottolinea il professor Stefano Cianci – soprattutto in una fase storica in cui la denatalità rappresenta un tema centrale. Per noi costituiscono un segnale di fiducia da parte delle donne e delle famiglie, ma anche un forte stimolo a proseguire nel percorso intrapreso, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente i servizi assistenziali dedicati al benessere e alla salute femminile”. Un impegno condiviso anche dalla direzione strategica dell’azienda ospedaliera universitaria. “L’area materno infantile è uno dei settori sui quali stiamo investendo con maggiore convinzione – evidenzia il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito –. I risultati ottenuti sono il frutto di un importante lavoro organizzativo portato avanti in sinergia con l’unità operativa e rafforzato dal contributo quotidiano della formazione universitaria. Ringrazio tutto il personale per l’impegno profuso e per i traguardi raggiunti, che devono rappresentare un punto di partenza e uno stimolo a migliorare ulteriormente”.






