L’Etna torna a mostrare una fase di attività continua e ben strutturata, seguita con attenzione dagli esperti e percepita anche a distanza. Al cratere di Nord-Est è in corso un’attività stromboliana intensa e persistente, caratterizzata da frequenti lanci di materiale incandescente, che in più occasioni ricade lungo il fianco del cono, e dall’emissione di modeste quantità di cenere vulcanica. La nube eruttiva, sospinta dai venti in quota, si dirige verso nord-est, determinando leggere ricadute di cenere segnalate a Piano Provenzana e fino al versante ionico, con deposizioni rilevate anche a Taormina.
Il quadro è delineato dal monitoraggio costante dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Osservatorio etneo di Catania, che osserva in tempo reale l’evoluzione del vulcano attivo più alto d’Europa attraverso reti sismiche, infrasoniche e di deformazione del suolo. Un’attività che, pur non assumendo al momento caratteristiche parossistiche, presenta parametri energetici elevati e un lento trend di incremento.
Il cratere di Nord-Est al centro dell’attività
I dati sismici indicano che l’ampiezza media del tremore vulcanico permane nella fascia dei valori alti, con un andamento in leggero aumento manifestatosi dopo la mezzanotte. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore resta concentrata nell’area del cratere di Nord-Est, a una quota di circa 3.000 metri sul livello del mare, confermando che è qui il fulcro dell’attuale fase eruttiva. Un riscontro coerente con l’osservazione diretta dell’attività stromboliana, che prosegue senza interruzioni significative.
Esplosioni notturne e segnali infrasonici
Nel corso della notte si sono registrate anche sporadiche esplosioni stromboliane al cratere Bocca Nuova, con lanci di materiale incandescente che hanno raggiunto diverse decine di metri sopra l’orlo craterico. Parallelamente, gli eventi infrasonici continuano a manifestarsi con una frequenza di accadimento molto elevata. Le ampiezze medie risultano in aumento, pur in assenza di variazioni significative delle ampiezze massime, delineando un quadro di attività esplosiva continua ma ancora stabile.
Deformazioni del suolo e livello di allerta per l’aviazione
Dalle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo emerge la prosecuzione dei trend già avviati a partire dal 24 dicembre scorso, segnali che vengono attentamente analizzati per valutare eventuali evoluzioni della dinamica interna del vulcano. In questo contesto, l’Ingv-Osservatorio etneo ha emesso un Vona, Volcano observatory notices for aviation, di colore arancione, il terzo livello su una scala di quattro. L’avviso tiene conto della presenza di cenere in atmosfera, ma l’attuale fase eruttiva non incide sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che continua a operare regolarmente.






