SiciliaSpettacoli
SPETTACOLI

Francesco Gabbani a Messina, un concerto tra leggerezza e pensiero nel cuore della città

In piazza Duomo il cantautore toscano attraversa i momenti chiave della sua carriera, intrecciando ironia, poesia e pop d’autore davanti a migliaia di persone, a ridosso del Capodanno

MESSINA – La musica come strumento per raccontare il presente senza proclami, con la capacità di far sorridere e riflettere nello stesso momento. È questo il filo che ha attraversato il concerto di Francesco Gabbani in piazza Duomo, inserito nel cartellone “I magici eventi del Natale a Messina” promosso dal Comune. A due giorni dal Capodanno, il centro storico si è riempito di persone arrivate per ascoltare una delle voci più riconoscibili del pop italiano contemporaneo, capace di tenere insieme immediatezza e profondità senza mai forzare il tono.

Gabbani sale sul palco accolto da un lungo applauso e risponde come fa sempre, con un sorriso che scioglie le distanze e crea subito un clima di familiarità. L’apertura è affidata a un medley che mette in luce due momenti diversi del suo percorso: “Magellano”, dall’album del 2017 che ne ha consolidato la popolarità, e “La rete”, brano del 2022 che guarda con maggiore consapevolezza al rapporto tra individuo e società. È un inizio che funziona come dichiarazione d’intenti, perché racconta subito l’equilibrio tra leggerezza melodica e attenzione ai contenuti.

La scaletta procede alternando brani ormai entrati nell’immaginario collettivo ad altri più recenti. “Pachidermi e pappagalli” ed “Eternamente ora” mostrano quella scrittura capace di usare immagini quotidiane e talvolta surreali per parlare di identità, tempo e relazioni, mentre il pubblico segue con partecipazione, trasformando la piazza in un grande coro spontaneo.

Uno spazio significativo è dedicato all’ultimo lavoro discografico, “Dalla tua parte”, che rappresenta una fase più matura del cantautore di Massa Carrara. Dentro questo album convivono la sanremese “Viva la vita”, scritta insieme a Pacifico e Davide Simonetta, e brani come “Vengo a fidarmi di te”, “Così come viene” e “Frutta malinconia”, che restituiscono un Gabbani attento alle sfumature emotive, capace di raccontare la fragilità senza rinunciare alla leggerezza del pop.

Arrivano poi i brani simbolo che hanno segnato la sua carriera. “Amen”, con cui vinse il Festival di Sanremo 2016 tra le Nuove proposte, e “Occidentali’s Karma”, trionfatore tra i Big nel 2017, vengono accolti con entusiasmo e cantati dall’inizio alla fine. Canzoni che, al di là del successo, hanno saputo intercettare lo spirito di un’epoca, giocando con l’ironia e con una critica mai gridata, ma sempre riconoscibile. In scaletta trovano posto anche “Spazio tempo”, sigla della fiction di Rai1 “Un professore”, e “Volevamo solo essere felici”, che chiude il concerto con una riflessione semplice e diretta sul desiderio di autenticità.

Ad aprire la serata, introdotti dal giornalista e conduttore Giovanni Remigare, sono stati tre artisti messinesi che rappresentano una scena musicale locale attenta e in movimento. Maria Carola, nome d’arte di Mariacarola Giardina e vincitrice del Festival Mogol Battisti 2023, Manuel D’Angelo in arte Astrariux, vincitore della borsa di studio per Casa Sanremo Campus 2025, e Giuliana Triscari, Premio Mia Martini 2025 e Premio YoungMe a “The Stage”, hanno offerto un’anteprima significativa del talento che cresce sul territorio.

Quella di piazza Duomo è stata una serata capace di unire generazioni diverse attorno alla musica, senza effetti speciali superflui. Francesco Gabbani ha attraversato il suo repertorio con naturalezza, confermando di essere una presenza stabile e riconoscibile nel panorama musicale italiano. Un concerto che ha reso il centro storico un luogo di condivisione, lasciando al pubblico la sensazione di aver assistito a un racconto sincero, fatto di canzoni che sanno restare leggere anche quando parlano di cose profonde.