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"Teatros", a Taormina il "Grand Tour" di Pedro Cano

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«Il Mediterraneo è stato lo scenario nel quale ho trascorso gran parte della mia vita, e ho dedicato alle sue terre e alle sue città migliaia di opere su carta, tele e soprattutto moltissimi quaderni che mi hanno accompagnato nei miei viaggi».

E di viaggi ne ha fatti moltissimi Pedro Cano, ospite oggi di “Undici Tredici“.
Giovedì 19 gennaio nelle sale di Palazzo Ciampoli, a Taormina, sarà inaugurata la sua personale: “Teatros“. Un vero viaggio nel Mediterraneo, per mezzo di sedici acquerelli di grandi dimensioni che mostrano il teatro di Petra (Giordania), quello di Cartagena (Spagna), l’Odeon di Alessandra d’Egitto, ma anche teatri in Siria, Turchia, Grecia e Libia; non può mancare l’Italia, con Ostia Antica, Villa Adriana e ovviamente Taormina.
Un omaggio alla cultura del “Grand Tour”, il viaggio che artisti e aristocratici del ‘700 e dell’800 intraprendevano in Europa – e in Italia – per scoprire le bellezze e la cultura dei luoghi che visitavano, oltre che per perfezionare la loro formazione.

Visitabile gratuitamente – e fino al 19 marzo – “Teatros” ospita le opere di Cano, ma anche «un paio di vetrine dove ci sono delle piccole note, qualche quaderno, poi questi sedici acquerelli giganteschi», ha detto l’artista. «La gente – ha continuato Cano – pensa che un quaderno sia soltanto un piccolo foglio di carta dove si fa un disegno e poi gli acquerelli». In questo lavoro «le matite sono state abolite, i lavori sono direttamente fatti sulla carta, il colore entra dentro la carta come un affresco».

Oltre alla mostra, “Teatros” offre anche la possibilità a quaranta persone di partecipare a due lezioni en plein air con l’artista, che si svolgeranno all’interno del Teatro Antico di Taormina.

Quindici giorni fa Pedro Cano – che è uno dei più grandi pittori spagnoli contemporanei – è stato insignito dal Consiglio dei Ministri spagnolo della Medaglia d’Oro delle Belle Arti, uno dei più importanti riconoscimenti spagnoli nel campo dell’arte.

La mostra – promossa dal Parco archeologico Naxos-Taormina, diretto da Gabriella Tigano – è organizzata dalla Fundaciòn Pedro Cano, su progetto di Giorgio Pellegrini.