Il progetto del Ponte sullo Stretto ha ricevuto l’approvazione definitiva dal Ministero dell’Ambiente, un importante passo in avanti che spiana la strada alla fase operativa. Dopo una lunga valutazione, la Commissione per la Valutazione dell’Impatto Ambientale (Via) ha dato il suo ok definitivo al progetto, che aveva sollevato inizialmente alcune preoccupazioni per l’impatto ambientale di tre specifici siti. La società Stretto di Messina ha fornito ulteriore documentazione, permettendo così la conclusione positiva dell’iter.
Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha accolto con favore la notizia, definendo l’approvazione «un passo fondamentale per la realizzazione di quest’opera strategica». Il ministro ha confermato anche la programmazione per l’avvio dei cantieri entro l’estate, aggiungendo che sono già stati definiti i dettagli del piano anti-mafia in collaborazione con il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, per garantire la sicurezza delle operazioni.
Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, ha parlato di un «passaggio decisivo» che ora consente di avvicinarsi all’approvazione finale da parte del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Questo sarà il passaggio successivo, prima che il progetto entri nella fase esecutiva. Inoltre, Ciucci ha sottolineato che il Ministero dell’Ambiente provvederà ora ad attivare le comunicazioni previste con l’Unione Europea, come stabilito dalla direttiva Habitat.
Nonostante l’approvazione, la decisione ha suscitato forti critiche. Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, ha denunciato quella che considera una «forzatura» contro la normativa europea, in particolare contro la direttiva Habitat, che tutela le aree di protezione speciale. Bonelli ha annunciato esposti all’Unione Europea e alla magistratura, sostenendo che la commissione Via si sarebbe limitata ad accettare la dichiarazione del Governo sull’assenza di alternative al progetto, una posizione che, secondo lui, non sarebbe conforme alle normative europee.
Il via libera all’approvazione segna un’importante evoluzione del progetto, ma allo stesso tempo riaccende il dibattito politico sull’opportunità e le modalità di realizzazione di quest’opera strategica per le infrastrutture italiane.
