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Il Gal Taormina Peloritani a Bruxelles per rilanciare lo sviluppo dei territori interni

Al parlamento europeo il gruppo siciliano chiede riconoscimento e semplificazione nelle politiche comunitarie

TAORMINA – Dalla Sicilia a Bruxelles per restituire voce ai territori interni riportandole al centro delle politiche europee e rilanciare il ruolo dei Gal, come strumenti operativi di coesione territoriale. Questa la missione che ha coinvolto il Gal Taormina Peloritani, prendendo parte al convegno internazionale “riportare le aree interne e i Gal al centro dell’attenzione europea” tenutosi presso il parlamento Europeo. L’evento, ospitato nella Sala 5E2 del parlamento europeo e promosso da FederEdilizia, Cerste e Uncem, ha riunito esponenti istituzionali, eurodeputati, tecnici della direzione generale regio della commissione europea, esperti di programmazione e funzionari della rete Elard, la più ampia alleanza europea dei Gal, oltre a studiosi, amministratori locali e operatori dello sviluppo rurale provenienti da diversi contesti territoriali.

Una voce dalla Sicilia per il rilancio dei territori fragili

La delegazione del Gal Taormina Peloritani, composta dai membri dell’ufficio di Piano, ha avuto un ruolo attivo nel dibattito, portando al centro dell’attenzione europea l’esperienza maturata nell’area peloritana e ionica della Sicilia nord-orientale. Durante il suo intervento in plenaria, Beatrice Briguglio, direttrice del gruppo aziendale locale, ha sottolineato la natura tecnico-operativa dei Gal, organismi capaci di lavorare in modo neutrale oltre gli equilibri politici, costruendo dialoghi solidi tra pubblico e privato. “Essi possono rappresentare un vero collante tra i comuni nell’elaborazione di strategie di area vasta – ha dichiarato Briguglio – ma occorre un riconoscimento più strutturale e coerente del loro ruolo all’interno delle politiche di coesione”.

Quella del Gal , ha spiegato la direttrice, può essere la piattaforma ideale per attuare strategie territoriali partecipate, grazie alla sua funzione di governance tecnica e alla conoscenza capillare delle specificità locali. Tuttavia, i limiti burocratici e la frammentazione normativa continuano a ostacolarne l’operatività.

Bonfiglio: “Serve una svolta nella semplificazione”

A concludere l’intervento siciliano, le parole del presidente Antonino Bonfiglio, che ha posto l’accento sulla necessità di una decisa opera di semplificazione amministrativa: “Urge un’importante opera di deburocratizzazione. Solo così i finanziamenti europei potranno diventare strumenti realmente agili e adattabili, capaci di rispondere con efficacia alle esigenze dei territori”, ha dichiarato il presidente sottolineando come, in assenza di una svolta strutturale, anche gli strumenti più virtuosi rischino di arenarsi nei meccanismi della complessità normativa europea e nazionale.

Verso un’Europa che non lasci indietro nessuno

Il convegno si è concluso con un messaggio chiaro e condiviso da tutti i partecipanti, un’Europa più resiliente, inclusiva e prospera che nasce dove nessuna area viene lasciata indietro. In questo quadro, i Gal emergono come strumenti chiave di coesione territoriale, capaci di tradurre i bisogni delle comunità locali in progetti concreti di sviluppo sostenibile e partecipato.