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Messina, il Papardo guida l’innovazione nel trattamento della fibrillazione atriale

L'ospedale adotta l’elettroporazione per l’ablazione cardiaca, una tecnica più innovativa ed efficace che garantisce tempi di recupero rapidi

MESSINA – Una svolta significativa nel trattamento delle aritmie cardiache è stata compiuta dall’azienda ospedaliera Papardo, dove è stata recentemente introdotta l’ablazione cardiaca mediante elettroporazione, una delle metodiche più all’avanguardia in ambito cardiologico. La tecnica corrisponde ad oggi corrisponde ad uno degli strumenti terapeutici più avanzati per affrontare la fibrillazione atriale, patologia tra le più diffuse e complesse del sistema cardiovascolare.

Ad attivare la procedura è stata l’unità operativa complessa di cardiologia, diretta dal dott. Giuseppe Paleologo, da anni impegnata nel potenziamento delle tecniche mininvasive per la cura delle aritmie. L’adozione dell’elettroporazione si inserisce all’interno di un percorso di innovazione clinica, confermando l’ospedale messinese come centro di riferimento nella cardiologia interventistica a livello regionale e nazionale.

Una tecnica selettiva, efficace e meno invasiva

L’elettroporazione rappresenta un cambio di paradigma rispetto alle tradizionali tecniche ablative di tipo termico (come la radiofrequenza o la crioablazione), grazie a un principio d’azione totalmente differente. Il metodo si basa sull’impiego di impulsi elettrici ad alta intensità e brevissima durata, capaci di indurre un’alterazione transitoria nella membrana delle cellule miocardiche, portandole alla morte cellulare selettiva.

Questo approccio consente di agire con estrema precisione sulle sole cellule bersaglio, preservando al contempo le strutture circostanti più delicate, come nervi, esofago e vasi sanguigni, riducendo in modo significativo il rischio di complicanze.

Applicazione clinica e risultati incoraggianti

L’intervento è stato già eseguito con successo presso il Papardo, dall’equipe di elettrofisiologia composta dai dottori A. Taormina, G. De Blasi e R. Bitto, in pazienti affetti da fibrillazione atriale sia parossistica che persistente.

Nei casi di fibrillazione atriale parossistica, caratterizzata da episodi della durata inferiore a 7 giorni, i tassi di successo oscillano tra il 70% e l’80% già dopo una singola procedura, mentre in quelli con fibrillazione atriale persistente, caratterizzati da crisi superiori ai 7 giorni, l’efficacia si attesta intorno al 60–70%, con margini di miglioramento in presenza di ulteriori trattamenti.

Si tratta di dati che collocano la metodica tra le più promettenti nel campo dell’ablazione non termica, aprendo nuove prospettive anche per i casi più complessi e refrattari.

Percorso di cura e selezione dei pazienti

Un aspetto di rilievo della tecnica è il decorso post-operatorio particolarmente favorevole che consente, in condizioni cliniche stabili, la dimissione del paziente già dal giorno successivo all’intervento.

L’accesso alla procedura, tuttavia è sottoposto a criteri di selezione rigorosi. La valutazione dell’idoneità viene effettuata esclusivamente da un cardiologo elettrofisiologo sulla base di un’analisi clinica dettagliata e nel pieno rispetto delle raccomandazioni delle società scientifiche internazionali, tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ciascun paziente.

Tecnologia e cura: il Papardo si conferma polo di eccellenza

Con l’introduzione dell’elettroporazione, il Papardo rafforza ulteriormente la sua vocazione all’eccellenza, affermandosi come hub d’innovazione clinica nel settore della cardiologia interventistica, confermando l’impegno dell’ospedale nella promozione di cure sicure, personalizzate e sempre più orientate alla qualità di vita del paziente.