MESSINA – È stato localizzato e arrestato in Francia, ad Annemasse, il 46enne catanese che era sfuggito alla maxi operazione antimafia scattata il 13 marzo scorso nella fascia jonica messinese. L’uomo, destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, è stato rintracciato grazie a un’azione congiunta tra la Gendarmeria nazionale francese e i carabinieri della Compagnia di Taormina, in coordinamento con il Comando provinciale dell’Arma e la Procura messinese.
L’indagine della Dda ha acceso i riflettori sulla presenza e l’influenza del clan “Cappello” di Catania in diversi comuni del versante ionico della provincia di Messina, portando a marzo all’arresto di 24 persone. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni, rapine e spaccio, con l’aggravante del metodo mafioso, ai sensi dell’articolo 416-bis.1 del codice penale.
All’atto dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, il 46enne risultava irreperibile, con indizi che lo collocavano in Svizzera. Da lì sono partite le procedure di internazionalizzazione del provvedimento e le attività di cooperazione di polizia, coordinate dalla Procura distrettuale.
Le ricerche hanno coinvolto la Polizia federale svizzera e la Gendarmeria francese, che, seguendo le indicazioni fornite dai militari italiani, sono riuscite a localizzarlo nell’Alta Savoia e a procedere al suo arresto. Sono in corso le procedure per la sua consegna all’autorità giudiziaria italiana.
La Procura di Messina, che ha diffuso la notizia nella giornata del 9 giugno, ha ribadito che la diffusione dell’informazione avviene nel rispetto del diritto di cronaca, tenendo conto della presunzione di innocenza degli indagati, fino a sentenza definitiva. Il processo si svolgerà secondo le garanzie costituzionali, con il contraddittorio tra le parti davanti a un giudice terzo e imparziale.
