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INTERVISTA Taormina, terza notte in tenda per salvare la Cardiochirurgia pediatrica

Antonio Patanè ha dormito davanti al San Vincenzo. Il presidio dei genitori va avanti: “Difendiamo il futuro del centro e dei nostri figli”

TAORMINA – Terza notte consecutiva di presidio davanti all’ospedale “San Vincenzo” per difendere la Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo. A dormire in tenda questa volta è stato Antonio Patanè, uno dei genitori che fanno parte del Comitato impegnato nella mobilitazione per salvare il reparto.

Patanè è intervenuto questa mattina in diretta su Radio Taormina Tv, nel corso della trasmissione TaoMattina Live condotta da Carmelo Caspanello, raccontando la sua esperienza notturna e ribadendo le ragioni della protesta. “Siamo qui – ha spiegato – per chiedere una deroga che consenta al centro di continuare a esistere. Non possiamo accettare che un’eccellenza come questa venga cancellata per scelte politiche”.

Da giorni mamme e papà si danno il cambio per garantire una presenza costante, giorno e notte, davanti al nosocomio. Il presidio è partito per chiedere il rispetto degli impegni presi dalle istituzioni lo scorso anno e per scongiurare il rischio concreto di chiusura alla scadenza della convenzione con il Bambin Gesù, fissata al 31 luglio.

Nel corso delle giornate precedenti si sono alternati in tenda anche Salvatore Primavera e altri rappresentanti del Comitato. Le mamme Katy Cosenza, Federica Santillo e Mery Borgia hanno raccontato il disagio e la determinazione con cui le famiglie stanno affrontando questa mobilitazione, mentre la cardiochirurga Ines Andriani ha portato la voce del personale medico, sottolineando l’importanza strategica e clinica del reparto.

I genitori insistono: basta proroghe. Serve un provvedimento chiaro che inserisca il centro all’interno della rete ospedaliera siciliana e ne garantisca continuità e riconoscimento. La battaglia continua, e la tenda davanti al San Vincenzo è diventata simbolo della difesa di un diritto: quello alla cura, alla vicinanza e alla speranza.