TAORMINA- Si è conclusa il 23 giugno la quindicesima edizione del Taobuk – Taormina International Book Festival, iniziata il 18 giugno, sotto la direzione artistica e presidenza di Antonella Ferrara. Con il tema “Confini” a guidare il filo rosso degli incontri e delle riflessioni, il festival ha indagato i limiti dell’esistenza e dell’identità, aprendo spazi di dialogo tra estetica, spiritualità, scienza, arte e politica.
Un mosaico internazionale del pensiero
Nel corso di questa edizione, oltre 200 ospiti provenienti da 30 Paesi hanno animato panel, lectio, concerti, spettacoli e incontri pubblici. Un vero mosaico di esperienze e visioni che ha confermato il carattere globale e multidisciplinare della manifestazione.
Il Gala e i Taobuk Award
Il momento più atteso è stato il Taobuk Gala del 21 giugno, andato in scena nella cornice unica del Teatro Antico di Taormina. In questa serata di straordinaria suggestione, sono stati consegnati i prestigiosi Taobuk Award, riconoscimenti che ogni anno celebrano le eccellenze della cultura e della creatività. A condurre l’evento, sono stati Antonella Ferrara e Massimiliano Ossini, con l’accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, ente lirico regionale e coproduttore musicale della serata. Il Teatro Antico, affacciato su uno dei panorami più suggestivi del Mediterraneo, è stato più volte celebrato dagli ospiti come uno dei luoghi più emozionanti dell’intero festival.
Taormina come festival diffuso
Ma Taobuk non si esaurisce in una manciata di eventi: è un’esperienza culturale immersiva che abbraccia l’intera città, trasformandola in una vera e propria città-palcoscenico. Ogni luogo simbolico diventa parte integrante di una narrazione condivisa che unisce la bellezza della parola a quella dello spazio.
Il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, con il suo fascino gotico e il suo giardino raccolto, ha ospitato incontri letterari e mostre d’arte; la Chiesa del Carmine, suggestiva e carica di spiritualità, ha accolto riflessioni sul senso dell’esistenza. Piazza IX Aprile, cuore vibrante di Taormina, ha fatto da sfondo a momenti condivisi di cultura all’aperto.
Monumenti, piazze, chiese: una mappa culturale
Il Festival ha animato anche Palazzo Corvaja, crocevia tra tradizione e contemporaneità, e la storica Porta di Mezzo, passaggio emblematico tra spazio urbano e orizzonte culturale. Il Palazzo dei Congressi ha accolto le grandi lectio e i panel internazionali, mentre luoghi più intimi come Piazza Santa Caterina, Casa Cuseni e di nuovo la Chiesa del Carmine hanno offerto scenari ideali per incontri ravvicinati con l’arte e il pensiero.
Un Corso Umberto vestito a festa
Anche Corso Umberto, arteria principale del centro storico, si è trasformato in un percorso culturale a cielo aperto, costellato di installazioni, citazioni letterarie e riferimenti visivi al festival. Un’atmosfera capace di incuriosire non solo i turisti, ma anche i più piccoli, coinvolti dalla magia di un racconto che si snoda tra vetrine, vicoli e panorami.






