TAORMINA – “A settembre partiranno i primi cantieri propedeutici al Ponte sullo Stretto: si tratta di interventi importanti come indagini archeologiche, bonifiche belliche, opere di viabilità e progetti compensativi, anche ambientali, per un valore complessivo di alcune centinaia di milioni di euro”. L’annuncio arriva dall’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervenuto al talk Thinkingreen, promosso nell’ambito del Nations Award e ospitato all’NH Collection Hotel di Taormina.
“Questo sarà possibile grazie al decreto legge n. 35 del marzo 2023 – ha spiegato Ciucci – che ha rilanciato l’intero progetto del Ponte. Dopo l’approvazione del Cipess, prevista per metà luglio, potremo avviare le prime opere anticipate, indispensabili per rimuovere interferenze infrastrutturali e ambientali prima dell’apertura dei cantieri principali”.
Tra gli interventi in programma: viabilità locale, bonifica di ordigni bellici, indagini archeologiche e un pacchetto di opere compensative richieste dai territori, compresi interventi ambientali come il potenziamento della rete idrica. “L’obiettivo – ha chiarito – è contribuire al fabbisogno locale con nuovi pozzi e infrastrutture, senza intaccare le risorse idriche esistenti”.
Espropri: “Avvio graduale, incentivi e massima equità”
Nel suo intervento, l’amministratore delegato ha affrontato anche il tema degli espropri. “Il piano è già stato pubblicato e abbiamo attivato due presidi informativi sul territorio. L’avvio sarà graduale e subordinato alla dichiarazione di pubblica utilità del CIPESS. Sono previsti incentivi economici, semplificazioni e indennizzi specifici per le abitazioni primarie, per incentivare le adesioni volontarie”. “Siamo consapevoli della delicatezza del tema – ha aggiunto – e puntiamo a minimizzare il contenzioso, grazie anche alle misure approvate dal legislatore. L’auspicio è evitare ritardi nella realizzazione dell’opera”.
“Risultati storici per il territorio”
Ciucci ha poi ribadito che “il Ponte è un’opera per il Sud, ma soprattutto per il territorio”. In due anni, ha ricordato, “si sono raggiunti risultati storici: i 13 miliardi e mezzo necessari alla realizzazione sono stati già stanziati”. L’ad ha sottolineato anche l’importanza dell’approccio adottato: sostenibile, condiviso con il territorio e orientato alla rapidità degli iter.
Risorse per Messina e infrastrutture collegate
Nel panel dedicato alle infrastrutture, l’assessore regionale Alessandro Aricò ha annunciato che circa 300 milioni di euro dei fondi di coesione saranno destinati alla Sicilia e, in particolare, alla provincia di Messina. Tra gli interventi previsti c’è la realizzazione dello svincolo di Monforte San Giorgio, da 40 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare la viabilità nella zona del Milazzese. Il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Filippo Nasca, ha aggiunto che le risorse consentiranno anche di rinnovare i sistemi di automazione dei caselli di Taormina e Giardini Naxos, per ridurre l’impatto ambientale e favorire una maggiore fluidità del traffico, cresciuto del 5% solo nel 2024.
Lavoro, rigenerazione urbana e occupazione
A parlare delle ricadute occupazionali è stata Irene Gionfriddo, di Italferr (Gruppo FS), illustrando l’approccio progettuale orientato alla rigenerazione urbana e alla valorizzazione del paesaggio. Un’impostazione in linea con il protocollo d’intesa siglato il 31 gennaio scorso tra Comune di Messina, Regione, società Stretto di Messina, Rfi e Fs Sistemi urbani.
Fabio Romani, responsabile per Webuild, ha ricordato che, solo con gli interventi già in corso sull’alta capacità ferroviaria Palermo–Catania–Messina e sull’autostrada Ragusa–Catania, si stima la creazione di fino a 7.000 posti di lavoro, tra occupazione diretta e indotto.
I protagonisti dell’incontro a Taormina
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni, del mondo economico e delle professioni. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Taormina Cateno De Luca, il vicesindaco di Messina Salvatore Mondello, il commissario dell’Autorità Portuale dello Stretto Francesco Rizzo, il presidente di Sicindustria Messina Pietro Franza, Chiara Luchino per Anas, Roberto Di Maria della Rete Civica per le Infrastrutture del Mezzogiorno e Giacomo Saccomanno, consigliere della società Stretto di Messina. In sala anche l’amministratore delegato di Caronte & Tourist Vincenzo Franza, la presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura Anna Carulli e i rappresentanti degli ordini professionali di Messina: Michele Palamara per gli architetti, Silverio Magno per i notai e Arturo Alonci per gli ingegneri.






