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Malattie rare reumatologiche, il Papardo diventa centro di riferimento nella provincia di Messina

Un importante riconoscimento per il dipartimento che si distingue per diagnosi più rapide, terapie avanzate e accesso a trial clinici internazionali

MESSINA – È una notizia di forte impatto per la sanità territoriale quella che riguarda il dipartimento di Reumatologia del Papardo, diretta dal dott. Aldo Biagio Molica Colella e coadiuvata dal dott. Alberto Lo Gullo. Il reparto è stato ufficialmente riconosciuto, in ambito assessoriale, tra i centri di riferimento per le malattie rare reumatologiche, configurandosi come l’unico presidio specialistico nella provincia di Messina a offrire questo servizio essenziale. Un traguardo che cambia radicalmente il percorso assistenziale dei pazienti affetti da patologie rare reumatologiche, i quali non saranno più costretti a recarsi fuori provincia per ottenere la prescrizione dei farmaci salvavita o la certificazione necessaria al riconoscimento della malattia.

Approccio multidisciplinare e continuità assistenziale

L’Unità operativa dipartimentale di reumatologia adotta un approccio clinico moderno ed integrato, fondato sulla collaborazione sinergica con le diverse strutture del Policlinico universitario. Particolare attenzione è riservata alla gestione della transizione assistenziale dei pazienti pediatrici affetti da malattie rare, i quali, raggiunta l’età adulta, necessitano di continuità nelle cure specialistiche. Al tempo stesso, il centro rappresenta un punto di riferimento qualificato anche per pazienti adulti con quadri reumatologici complessi e multisistemici.

Le malattie rare reumatologiche rappresentano un insieme eterogeneo di patologie su base autoimmune o autoinfiammatoria, tra queste vi sono connettiviti come la sclerosi sistemica, le vasculiti e le malattie autoinfiammatorie che generano infiammazione in assenza di infezioni esterne. La varietà e la sovrapposizione dei sintomi rendono spesso difficile e tardiva la diagnosi, con conseguenti ritardi nell’avvio del trattamento.

Diagnosi precoce e terapie mirate

La presenza di febbre persistente di origine ignota, riscontri infiammatori alterati agli esami ematochimici o il coinvolgimento contemporaneo di più organi senza una causa definita rappresentano segnali clinici che dovrebbero far sospettare una patologia reumatologica rara. In tali circostanze, una valutazione tempestiva da parte di uno specialista in reumatologia può risultare determinante per una diagnosi precoce, con ricadute significative sulla prognosi e sulla qualità della vita del paziente.

Il centro reumatologico di Messina offre un ampio spettro di opzioni terapeutiche, che spaziano dai tradizionali immunosoppressori alle più recenti terapie biologiche e molecole biotecnologiche, capaci di agire in modo mirato sulla specifica patologia e sul profilo immunologico del paziente. Tra le terapie innovative attualmente disponibili, si segnalano gli inibitori dell’interleuchina-1 (IL-1), efficaci nella gestione della malattia di Still, e gli inibitori dell’interleuchina-5 (IL-5), impiegati nel trattamento della granulomatosi eosinofila con poliangioite.

Ricerca clinica e sperimentazioni internazionali

Il dipartimento si distingue anche per il suo impegno nell’ambito della ricerca clinica, partecipando attivamente a numerosi trial internazionali multicentrici focalizzati sulle malattie rare. Tra le principali patologie oggetto di studio figurano la granulomatosi eosinofila con poliangioite, la malattia di Still dell’adulto, la sclerosi sistemica, la malattia di Behçet, l’arterite gigantocellulare e la malattia di Takayasu.

Questa vocazione alla sperimentazione clinica rappresenta per i pazienti un’opportunità concreta di accesso a terapie innovative ancora in fase di valutazione, anticipando soluzioni terapeutiche d’avanguardia rispetto alla loro introduzione su larga scala. Un approccio che integra ricerca e assistenza, coniugando eccellenza clinica e innovazione terapeutica.