TAORMINA – Durante l’ottavo panel del Nations Award 2025, svoltosi all’NH Collection Hotel di Taormina, si è acceso un confronto vivo e appassionato su un tema cruciale per il futuro della Sicilia: la bellezza come risorsa economica, etica e culturale. Relatori provenienti da ambiti istituzionali, culturali e imprenditoriali hanno offerto riflessioni profonde sul potere trasformativo della bellezza quando diventa motore di promozione territoriale.
Elvira Amata: “Non esiste un solo turismo, ma tanti turismi”
L’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata ha aperto il dibattito evidenziando la straordinaria varietà dell’offerta siciliana. “Non possiamo più parlare di turismo al singolare, ma di turismi: quello del vino, del cibo, dell’arte, dei borghi. La Sicilia chiama il mondo con la sua pluralità di esperienze”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza strategica di valorizzare i piccoli centri come custodi dell’identità più autentica dell’isola.
Ersilia Saverino: “La bellezza genera diritti, relazioni e lavoro”
Per Ersilia Saverino, parlamentare regionale e membro della Commissione Cultura, l’economia della bellezza rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile. “La bellezza crea lavoro, diritti, relazioni internazionali. Ma tutto questo ha radici nella cultura, che deve essere posta al centro delle politiche pubbliche”, ha affermato, rilanciando la necessità di una visione politica ispirata alla cura e alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Antonio Presti: “L’identità è l’anima, il denaro può uccidere i luoghi”
Intervento poetico e provocatorio quello del mecenate Antonio Presti, fondatore della Fiumara d’Arte, il museo a cielo aperto che si snoda lungo il fiume Tusa tra i comuni della provincia di Messina. “Sono nato abusivo e voglio morire abusivo”, ha affermato, rifiutando l’idea del riconoscimento istituzionale in favore di una visione spirituale e rivoluzionaria della cultura. “I numeri sono importanti, ma se non c’è consapevolezza, il denaro finisce per uccidere i luoghi. L’identità è l’anima del territorio”, ha ribadito. Non a caso, l’asteroide 20049 porta il suo nome.
Fulvia Toscano: “L’estetica deve avere un’etica”
L’Assessore alla Cultura di Giardini Naxos, Fulvia Toscano, ha sottolineato con forza che la bellezza non è democratica, ma frutto di scelte consapevoli. “L’eretico è colui che sceglie. Ciò che è bello deve anche essere buono, e quindi etico”, ha affermato, invitando a uscire dalla retorica della sicilitudine per abbracciare una visione mediterranea, capace di dialogare con l’Africa più che imitare modelli esterni come Dubai. “In Sicilia abbiamo una stratificazione unica al mondo: dalla preistoria al barocco, testimoniata dai nostri siti UNESCO. La bellezza è un fatto di consapevolezza, non di omologazione”, ha concluso.
Felice Panebianco: un nuovo volto per Taormina Arte
Felice Panebianco, recentemente nominato soprintendente della Fondazione Taormina Arte Sicilia, ha accolto la sfida di dare nuovo slancio al ruolo culturale della fondazione. Il suo obiettivo sarà quello di proiettare l’identità artistica del territorio verso un futuro innovativo, nel solco della prestigiosa tradizione culturale isolana.
Sandro Bottega: “L’economia è un’opportunità, non un nemico”
A concludere il panel è stato l’intervento pragmatico dell’imprenditore Sandro Bottega, che ha difeso il valore dell’economia come strumento di crescita e progresso. “I soldi non sono il male. Sono ciò che ci permette di costruire strade, scuole, infrastrutture. L’importante è usarli con intelligenza”, ha dichiarato, sottolineando come gli investimenti nella formazione e nella rinascita dei borghi rappresentino il cuore pulsante di uno sviluppo realmente sostenibile.
A chiudere il confronto, anche gli interventi di Anna Carulli e Linda Schipani, che hanno posto l’accento sull’importanza di costruire un sistema integrato tra istituzioni, cultura e impresa, capace di fare della bellezza una risorsa concreta, accessibile e durevole nel tempo.






