TAORMINA – Dopo oltre tre settimane di presidio ininterrotto davanti all’ospedale San Vincenzo di Taormina, i genitori dei bambini affetti da cardiopatie congenite annunciano una temporanea sospensione della protesta. Una scelta sofferta, dettata da ragioni di salute, ma non certo dalla resa. “Alcuni di noi si sono ammalati – spiegano – stremati dal caldo, dalla fatica e dalle notti passate in strada. Su indicazione medica, siamo costretti a fermarci. Ma il nostro impegno non si ferma. Il presidio si interrompe, la battaglia continua”.
Dal 15 giugno il Comitato Genitori Ccpm ha dato vita a una protesta silenziosa ma fortissima, chiedendo con determinazione che il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo non venga smantellato o trasferito. Giorno dopo giorno, i genitori si sono alternati davanti all’ingresso dell’ospedale per difendere un diritto fondamentale: il diritto alla cura, nel proprio territorio.
“Non cerchiamo scontri, né visibilità – scrivono in una nota – vogliamo solo che i nostri figli possano essere curati vicino casa, senza dover affrontare viaggi estenuanti in momenti già drammatici. Questo presidio lo abbiamo fatto con dignità e amore, per proteggere la vita dei nostri bambini”.
Ora la speranza è riposta nella convocazione della Commissione Salute dell’Assemblea Regionale Siciliana, prevista per il prossimo 16 luglio. Un momento atteso e carico di significato, in cui il Comitato porterà le proprie ragioni davanti alle istituzioni. “Parleremo a nome di chi ogni giorno vive nell’incertezza – sottolineano i genitori – parleremo per i nostri figli, che non possono farlo da soli. La politica deve ascoltare ciò che la sofferenza ha da dire”.






