MESSINA – Alle 12 in punto la circolazione ha ricominciato a muoversi. Lentamente, a singhiozzo, ma per centinaia di automobilisti è stata la fine di un incubo iniziato ore prima sull’A18, in direzione Messina. Il tir ribaltato poco prima della barriera di Tremestieri è stato finalmente spostato su una corsia e il traffico ha potuto defluire.
Il mezzo pesante si era ribaltato all’alba, occupando l’intera carreggiata e bloccando l’accesso al capoluogo peloritano. Nessun ferito, per fortuna, ma l’impatto sulla viabilità è stato devastante. In poco tempo la coda ha superato i tre chilometri, con l’autostrada bloccata e la circolazione deviata sulla Statale 114 e sui lungomari, a partire dallo svincolo di Roccalumera (direzione Messina).
Un flusso notevole si è riversato lungo la costa jonica, creando rallentamenti e disagi nei centri abitati di Roccalumera, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Itala e Scaletta Zanclea. La deviazione, inevitabile, si è trasformata in un’ulteriore trappola, alimentata anche da automobilisti impazienti che hanno tentato manovre pericolose nel tentativo di evitare le code.
Bloccato nel traffico anche il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che ha affidato ai social uno sfogo amaro: “Tre ore bloccati sull’autostrada Catania-Messina in prossimità del casello di Tremestieri – ha scritto –. Senza alcuna assistenza e senza notizie certe. Arrivano informazioni sballate: aprono però vi fanno tornare indietro a Roccalumera, anzi no, aprono e potete arrivare a Messina. Non rimane che salire sulla macchina e sbattere la testa dove è più duro!”.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polizia Stradale e il personale del Consorzio autostrade siciliane. Solo dopo ore di lavoro si è riusciti a liberare parte della sede stradale. I tecnici hanno poi avviato le operazioni di bonifica, mentre il Cas ha invitato gli utenti a seguire aggiornamenti tramite i canali ufficiali.
Resta l’ennesima giornata di passione per chi si affida quotidianamente a una delle principali arterie della mobilità siciliana, troppo spesso fragile davanti a un singolo imprevisto.






