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Intervista

Il sogno di un fan: Antonio Chemi e l’amicizia con Jim Kerr dei Simple Minds

Da Taormina a Glasgow: l’incredibile amicizia tra Antonio Chemi e Jim Kerr dei Simple Minds, nata da un sogno e un gesto di cuore.

Siamo andati a trovare Antonio Chemi, proprietario, insieme al fratello Giuseppe, di uno dei ristoranti più iconici di Taormina. Un luogo che ha visto passare oltre mille celebrità, da star internazionali della musica a volti noti del cinema, in un’atmosfera dove il gusto e la memoria si fondono come ingredienti preziosi.

Durante l’intervista di Sophia Filistad, Antonio ci ha aperto le porte del suo mondo, raccontandoci l’inizio di una storia fatta di sacrifici e sogni. I suoi genitori, negli anni difficili della fondazione, dormivano dentro al locale pur di portare avanti il progetto di una vita. “Non avevano casa e servivano soldi”, racconta con emozione.

A dare un’anima unica al ristorante è stata anche la passione per l’arte e la musica: l’abitudine di collezionare autografi e foto di artisti nasce dal padre di Antonio. Se una volta ci si accontentava di una firma, oggi sulle pareti fanno capolino scatti rubati con le prime Polaroid, testimonianza di incontri indimenticabili. “Ma ciò che il pubblico vede è solo una parte: oltre mille fotografie sono custodite con cura, ma ormai lo spazio non basta più e molte di esse restano lontane dagli occhi dei visitatori, come un archivio segreto del glamour in continua crescita.”

Ma tra tutte le storie, ce n’è una che ha il sapore del destino. È il 1984 quando Giuseppe regala ad Antonio l’album New Gold Dream dei Simple Minds. Da lì nasce una vera ossessione, che porterà Antonio a viaggiare per il mondo inseguendo un sogno comune: conoscere Jim Kerr.

Il sogno diventa realtà

Quando finalmente lo incontra, Jim Kerr gli confida, tra le tante cose, il suo amore per i pomodori secchi e per Taormina, una città della Sicilia che già conosceva e amava. Antonio, colpito da quelle parole, decide di fargli un regalo speciale: una ceramica siciliana colma di dolci tipici. Dopo qualche giorno arriva la sorpresa: una lettera autografa firmata proprio da Jim Kerr, con un invito personale a Glasgow per lui e la sua ragazza. “Se vuoi venire a casa mia, sei il benvenuto”, scriveva.

Antonio parte, e al suo arrivo Jim lo aspetta all’aeroporto. Lo conduce nella casa dei genitori, dove gli mostra una stanza tappezzata di dischi d’oro e di platino. Al ritorno, l’amicizia si rafforza: prima arrivano i genitori di Jim a Taormina, poi lui stesso. In una delle visite successive, Antonio riceve in dono uno dei suoi dischi di platino. “Quando non sono a casa, quel disco lo affido a qualcuno”, racconta con un sorriso. Non è stato l’unico dono, ma è sicuramente il più significativo.