TAORMINA – Sarà un palcoscenico intriso di storia e bellezza, quello che lunedì 21 luglio, a partire dalle ore 20.15, accoglierà la tradizionale cerimonia di consegna dei diplomi di laurea dell’Università di Messina. Il Teatro Antico, autentico gioiello archeologico incastonato nel cuore della città, si trasformerà in un’aula magna a cielo aperto pronta a rendere omaggio ai nuovi dottori dell’Ateneo peloritano.
Ad assistere all’evento, circa 4.000 persone tra studenti, familiari, docenti e personale tecnico e amministrativo. Una serata di celebrazione e memoria, ma anche di ispirazione, grazie alla partecipazione straordinaria di due figure di spicco del panorama culturale e artistico italiano, l’attore Claudio Castrogiovanni e la fisica e divulgatrice scientifica Gabriella Greison.
Castrogiovanni, il ritorno dell’attore messinese che incarna il riscatto del Sud
Claudio Castrogiovanni torna nella sua terra con il carisma e l’umiltà di chi, partito da Messina con una laurea in Giurisprudenza, ha saputo affermarsi nel panorama teatrale, televisivo e cinematografico nazionale. Attore dal 1994, ha calcato per oltre quindici anni i più importanti palcoscenici italiani, dando vita a personaggi indimenticabili come Capitan Uncino in Peter Pan, il Musical, ruolo che gli è valso per due anni consecutivi il prestigioso “Biglietto d’Oro”.
Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per l’intensa interpretazione di Luciano Liggio nella serie cult Il Capo dei Capi (2007), primo di una lunga serie di ruoli in fiction di successo come Squadra Antimafia, La mafia uccide solo d’estate, Il Cacciatore, Leonardo, Sempre sorelle e Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio.
Al cinema ha portato sullo schermo personaggi profondi e complessi in opere come La trattativa (presentato a Venezia fuori concorso), Il delitto Mattarella, Paradise e Regina. Con Spiaggia di vetro, uscito nelle sale a luglio, Castrogiovanni è tornato a girare in Sicilia, vestendo i panni di Salvo, un pescatore segnato da un dramma familiare. Il film, girato tra la Calabria e lo Stretto, è stato presentato all’Ischia Film Festival.
Prossimamente apparirà nuovamente in tv nella seconda stagione di Vanina – Un vicequestore a Catania, dove interpreta l’ispettore Carmelo Spanò, un personaggio che incarna l’umanità e il senso di giustizia del Meridione.
Greison, la “rockstar della fisica” che parla alle nuove generazioni
Accanto a lui, sul palco del teatro Antico, un’altra voce d’eccezione, quella di Gabriella Greison, fisica, scrittrice, attrice e divulgatrice scientifica tra le più amate e seguite in Italia e all’estero. Milanese di nascita, ma cittadina del mondo, ha lavorato nei laboratori dell’École Polytechnique di Parigi, per poi dedicarsi a un’attività divulgativa intensa e poliedrica, che l’ha resa celebre come la “rockstar della fisica”, definizione coniata dal Corriere della Sera.
Autrice di tredici libri, molti dei quali diventati longseller e continuamente ristampati, Greison è riuscita nell’impresa di rendere accessibile e affascinante la meccanica quantistica. Tra i suoi titoli più noti, L’incredibile cena dei fisici quantistici, Einstein e io, Sei donne che hanno cambiato il mondo, La donna della bomba atomica e Ogni cosa è collegata, tutti capaci di coniugare rigore scientifico, narrazione avvincente e messaggi ispirazionali.
I suoi testi sono anche diventati spettacoli teatrali rappresentati in tutta Europa, da Vienna a San Francisco ed è stata ideatrice e conduttrice di trasmissioni su Rai, Mediaset e Sky, diffondendo la sua voce anche attraverso podcast e programmi radiofonici. Forbes l’ha inserita nella lista delle 100 donne di successo del 2024, riconoscendole un ruolo centrale nella promozione della cultura scientifica e nella valorizzazione del pensiero femminile.
Un momento simbolico per l’Università e per i suoi laureati
La presenza di Castrogiovanni e Greison rappresenta molto più di un omaggio è un messaggio potente rivolto ai giovani che si apprestano a ricevere il loro diploma di laurea. Un invito a coltivare i propri sogni con passione, dedizione e fiducia, valorizzando le proprie radici ma guardando al mondo con curiosità e coraggio. L’Università di Messina, ancora una volta, sceglie la suggestiva cornice del teatro Antico di Taormina per onorare il merito, ma anche per sottolineare l’importanza della cultura come leva di crescita personale e collettiva. Una notte di festa e riflessione, in cui la bellezza del luogo si intreccerà con le storie di chi ha saputo trasformare una vocazione in percorso di vita.






