Nel 2025 i Canterini della Riviera Jonica “Melino Romolo” festeggiano sessant’anni di attività, passione e memoria condivisa. A raccontare questo importante traguardo ai microfoni di Radio Taormina è Francesco Famà, presidente del gruppo e del comitato provinciale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, impegnato da anni nella tutela e promozione della cultura siciliana.
Tre giornate ricche di emozione, musica e significato daranno il via alle celebrazioni.
Si comincia il 20 luglio alle 21.30 in piazza Santa Maria del Carmelo, con una serata dedicata ai più piccoli: si esibiranno infatti i Piccoli Canterini, affiancati dai ragazzi dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Una scelta fortemente voluta da Famà, che definisce i giovani e i ragazzi dell’associazione “la parte viva e più importante del gruppo, capaci di portare spensieratezza in ogni prova”. Un’apertura gioiosa e inclusiva, capace di parlare a tutte le generazioni.
Il secondo appuntamento sarà il 26 luglio alle 18.00, con un momento altamente simbolico: la sfilata dei Canterini, accompagnata dai saluti istituzionali da piazza Municipio fino a via Collegio, dove si trova la casa di Melino Romolo, fondatore del gruppo. Proprio in quella strada, che prenderà ufficialmente il nome di Via Melino Romolo, verrà celebrato il legame profondo tra la comunità e la sua storia. Dopo la benedizione presso la chiesa di S. Maria del Carmelo, in serata lo spettacolo dei senior concluderà la giornata.
Il gran finale è previsto per sabato 27 luglio, alle ore 21.30 sempre in piazza Santa Maria del Carmelo, con la presentazione di un quadro commemorativo dedicato al 60° anniversario. La serata culminerà con un’esibizione corale che vedrà riuniti sul palco tutti i Canterini.
Durante l’intervista, Francesco Famà ha sottolineato l’importanza del folklore come linguaggio intergenerazionale, un ponte tra epoche e generazioni che continua ad appassionare giovani e adulti. “La nostra è una tradizione viva, che si rinnova con il contributo dei piccoli, delle famiglie, delle persone con disabilità: chiunque può sentirsi parte di questo viaggio”, ha affermato.
Famà, impegnato anche a livello nazionale nella FITP, ha ribadito il ruolo della Federazione nella promozione della cultura popolare e nel coinvolgimento delle nuove generazioni: “Il folklore non è nostalgia, ma orgoglio. Un modo per sentirsi parte di una comunità”.






