MESSINA – “Questa non è riorganizzazione, è desertificazione sanitaria”. Così il segretario provinciale del Partito Democratico di Messina, Armando Hyerace, ha definito la nuova proposta regionale di rete ospedaliera, che considera profondamente penalizzante per l’intera provincia peloritana. Il documento, discusso nel corso della riunione con l’assessora alla Sanità, Giovanna Faraoni, secondo Hyerace è “totalmente distante dai bisogni reali del territorio”.
“Abbiamo atteso l’incontro odierno per esprimerci – sottolinea Hyerace – ma ora è evidente quanto questa bozza sia irricevibile. È stata analizzata a fondo, anche con i nostri amministratori, e il giudizio è unanime: si tratta di un impianto inaccettabile”.
Il Pd contesta con forza quella che ritiene una rimodulazione basata su criteri opachi, che finisce per colpire in modo particolare le aree interne, i comuni montani e presìdi fondamentali come il Policlinico e l’ospedale Papardo. Hyerace parla apertamente di “scelte scellerate”, che – a suo dire – ignorano le esigenze della popolazione e tradiscono ogni principio di equità.
Nel merito, il Partito Democratico evidenzia come si proceda a riduzioni di posti letto in reparti strategici, pur in presenza di un progressivo invecchiamento della popolazione. Manca una reale integrazione con la medicina territoriale e si riscontra un’assoluta assenza di riferimenti ai dati epidemiologici e alla crescita delle cronicità.
Dal Pd arriva la richiesta di tutelare le eccellenze sanitarie locali, come il Centro Sla di Mistretta, l’emodinamica e la terapia intensiva neonatale di Patti, il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Serve, inoltre, un potenziamento concreto della rete dell’emergenza-urgenza, con particolare attenzione al pronto soccorso di Barcellona Pozzo di Gotto, su cui non c’è ancora chiarezza. Hyerace ribadisce la necessità di una programmazione condivisa, fondata su un monitoraggio costante e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente.
Sulla stessa linea si colloca il deputato regionale Calogero Leanza, che annuncia battaglia in Commissione Sanità all’Assemblea regionale siciliana. “Non accetteremo che Messina venga saccheggiata – afferma –. Siamo ancora in attesa di capire quale sarà la determinazione sui posti letto nel privato. Ma siamo pronti a una mobilitazione politica e istituzionale, a tutti i livelli. La salute dei cittadini non può essere messa in secondo piano. Serve maggiore trasparenza e una seria rivalutazione delle scelte fatte per la nostra provincia”.
Il segretario Hyerace punta poi il dito contro il sindaco metropolitano Federico Basile, accusato di non aver preso alcuna posizione durante l’incontro con l’assessora Faraoni. “A conclusione della riunione – dichiara – emergono due fatti: il primo è la contrarietà espressa da tutti i sindaci presenti alla proposta di riordino; il secondo è il silenzio assordante del sindaco della città metropolitana. Basile, ancora una volta, tace. Rappresenta la provincia più penalizzata e non trova il coraggio di opporsi e far sentire la voce del territorio. È sconcertante. Siamo ben oltre la fine del deluchismo: oggi, con l’alleanza tra Sud chiama Nord e la presidenza della Regione Siciliana, assistiamo a un sindaco metropolitano che lascia che la sua provincia subisca torti e iniquità senza battere ciglio”.






