MESSINA – In vista della solenne processione del 15 agosto, appuntamento religioso trai più sentiti e partecipati dalla città, la Vara si prepara a mostrarsi in tutto il suo splendore, rinnovando il proprio assetto scenografico. Nell’ambito del programma di restyling del carro votivo dell’Assunta, sono stati ufficialmente consegnati, presso l’ufficio pronto intervento del comune, i nuovi abiti destinati agli angeli, realizzati nel rispetto della simbologia liturgica e della storicità dell’apparato. Un intervento che coniuga competenza artigianale, rigore iconografico e spirito comunitario, contribuendo alla salvaguardia e alla valorizzazione di una delle più antiche espressioni del patrimonio culturale messinese.
A realizzare i 40 nuovi vestiti delle gerarchie angeliche, sono state le sapienti mani delle socie della Banca del Tempo, coordinate con dedizione dalla presidente Pina Di Leo, che insieme a Licia Anastasi, Sara Gentile, Tania Giardina, Laura Girasella, Maria Luisa Inferrera, Giusy Mandraffino, Francesca Salmeri, e con il contributo delle amiche Giovanna Mangano e Lucia Marzullo, ha portato a termine, sotto il caldo sole di luglio, un’impresa di grande valore storico, artistico e religioso.
Tra arte sacra e rigore simbolico, la rinascita degli Angeli
Il progetto di rifacimento, svolto sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali è stato realizzato in sinergia con Mons. Roberto Romeo, delegato arcivescovile per la Basilica Cattedrale e con il prof. Giacomo Sorrenti, docente di Religione, veri garanti della coerenza simbolica e teologica delle nuove vesti.
Fondamentale, inoltre, il ruolo delle istituzioni cittadine, a cominciare dall’assessore alla cultura Enzo Caruso, promotore del processo di recupero della simbologia storica della Vara e dall’assessore alla protezione civile Massimiliano Minutoli, che ha vigilato sull’intero percorso operativo. Il tutto in una visione condivisa anche dal gruppo storico Vara, custode della memoria e delle corrette rappresentazioni tradizionali.
Le gerarchie angeliche, teologia e scenografia in movimento
I nuovi abiti non sono solo ornamenti sartoriali, ma incarnano la profondità di un messaggio religioso di matrice medievale. Le gerarchie angeliche, note anche come “Cori Angelici“, sono articolate in tre livelli di prossimità al divino, di cui i Serafini, i Cherubini ed i Troni formano la prima gerarchia, seguiti da Dominazioni, Virtù e Potestà, e infine dai Principati, Arcangeli e Angeli, più vicini all’umanità.
Il loro ruolo, nella struttura del carro dell’Assunta, non è meramente decorativo, ma altamente simbolico: essi rappresentano l’intermediazione tra il cielo e la terra, rievocando un’antica teologia visuale che la città di Messina ha saputo custodire nei secoli.
I nuovi abiti realizzati per gli Angeli della Vara non si configurano come semplici elementi decorativi, ma veicolano un contenuto teologico profondo, radicato nella simbologia religiosa di epoca medievale. Le cosiddette gerarchie angeliche, o i più comunemente noti “Cori Angelici”, si suddividono in tre ordini distinti in base al grado di prossimità a Dio: la prima gerarchia comprende Serafini, Cherubini e Troni, la seconda include Dominazioni, Virtù e Potestà ed infine la terza è formata da Principati, Arcangeli e Angeli, elementi più vicina all’umanità
All’interno della composizione del carro votivo, tali figure non assolvono una funzione puramente estetica, ma incarnano un preciso valore simbolico, rappresentando il tramite tra la dimensione celeste e quella terrena, secondo un impianto iconografico che richiama l’antica teologia visiva custodita e tramandata dalla tradizione messinese.
Mani esperte, spirito comunitario
“Il rapporto positivo con la Banca del Tempo – dichiarano congiuntamente gli assessori Caruso e Minutoli – è stato determinante per raggiungere l’obiettivo in tempi rapidi e con risultati eccellenti”. E aggiungono: “L’entusiasmo con cui le socie hanno accolto la proposta ha permesso, in meno di un mese, il rifacimento completo degli abiti. Un lavoro sartoriale finissimo, reso possibile da mani esperte e generose, che hanno anche confezionato i vestiti di Gesù e dell’Alma Maria, ridando decoro e stile alla Vara, simbolo identitario della città”.
A queste parole si unisce anche il ringraziamento del sindaco Federico Basile, che ha voluto sottolineare il valore di un’operazione che non è solo tecnica o estetica, ma culturale e profondamente spirituale, in grado di rinsaldare la relazione fra cittadini e radici.






