TAORMINA – Rivedere gli orari di conferimento dei rifiuti fissati tra l’1.30 e le 5.00 del mattino, è questa la richiesta che decine di residenti del Corso Umberto e del centro storico di Taormina hanno messo nero su bianco in una petizione protocollata l’11 agosto al comune e indirizzata al sindaco Cateno De Luca. Una mobilitazione che punta a tutelare la salute e la qualità della vita di chi, tra Porta Catania e Porta Messina, vive tutto l’anno e non intende rinunciare al diritto al riposo.
Le ordinanze contestate
Nel mirino dei cittadini, tutti quei provvedimenti che impongono l’esposizione dei mastelli in piena notte, disposizioni compromettono seriamente il benessere della comunità residente, costringendo famiglie, anziani e lavoratori a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita per rispettare un calendario di conferimento pensato, a loro avviso, senza tener conto delle esigenze quotidiane di chi vive stabilmente in città.
“Non siamo contrari alla raccolta differenziata – precisano i residenti – ma chiediamo orari compatibili con la vita reale dei cittadini. Il turismo non può giustificare tutto, soprattutto quando a pagarne le conseguenze sono le persone che qui risiedono da generazioni”.
Il richiamo ai diritti fondamentali
La petizione, promossa dal comitato “Diritto al sonno”, si fonda su riferimenti precisi quali la Convenzione europea dei diritti dell’uomo che tutela la vita privata e familiare comprendendo anche il riposo e le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui il sonno è una necessità biologica essenziale: “Il nostro – si legge nel documento – non è un capriccio, ma una legittima istanza di civiltà, affinché il diritto al riposo non venga sospeso per sette mesi l’anno”.
Dialogo e soluzioni alternative
Oltre alla denuncia, i residenti chiedono un confronto aperto e concreto con l’amministrazione comunale, per individuare soluzioni alternative che mantengano l’efficienza della raccolta differenziata ma salvaguardino la vivibilità del centro storico, trovando un equilibrio tra le esigenze del turismo, motore economico indiscusso della città ed i diritti fondamentali della popolazione residente.
“Consegnamo questa petizione con rispetto – affermano i promotori – ma anche con fermezza. Chiediamo al sindaco di dedicare la stessa energia che mette nella comunicazione pubblica alla difesa della qualità della vita di chi Taormina la abita tutto l’anno”.






