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Internazionalizzazione del vino siciliano, a Giardini Naxos parte la strategia globale di Aiace Aps

La regione Sicilia e le istituzioni nazionali al fianco dei viticoltori per aprire nuovi orizzonti sui mercati di Brasile, Canada, India, Cina e Giappone

GIARDINI NAXOS – La Sicilia vitivinicola si prepara a una nuova sfida internazionale. L’associazione Aiace Aps, federata con Acp e Sdc ed iscritta al consiglio nazionale consumatori e utenti del Mimit, ha annunciato un ambizioso piano di internazionalizzazione per valorizzare l’eccellenza enologica dell’isola nei principali mercati emergenti tra cui spiccano Brasile, Canada, India, Cina e Giappone.

Un progetto che nasce dalla piena consapevolezza delle caratteristiche uniche possedute dai vini siciliani, frutto di un territorio inimitabile che si espande dai terreni lavici dell’Etna alle coste assolate del Trapanese, passando per le colline calcaree del Nisseno.

Il ruolo strategico della regione Sicilia

Il piano prevede un coinvolgimento diretto della Regione Sicilia, chiamata a guidare il processo di apertura ai nuovi mercati. Centrale sarà anche il ruolo dei viticoltori, autentici custodi di un patrimonio che unisce tradizione e innovazione. Non a caso, l’iniziativa si presenta come un’alternativa concreta alla dipendenza dagli Stati Uniti, mercato oggi penalizzato da dazi e restrizioni commerciali. Il sostegno istituzionale sarà garantito da Farnesina, MiPAAF e MiMIT, con l’obiettivo di costruire un modello export più equo e sostenibile, fondato sulla partecipazione attiva delle aziende produttrici.

Le azioni sul campo

L’articolazione del progetto si fonda su una serie di azioni strategiche che mirano a coniugare promozione, formazione ed innovazione. I viticoltori saranno formati per diventare veri e propri ambasciatori, capaci di presentare le etichette nei contesti internazionali più prestigiosi. Parallelamente si svilupperanno missioni commerciali mirate in città chiave come San Paolo, Toronto, Mumbai, Shanghai e Tokyo, mentre il pubblico avrà modo di conoscere più da vicino l’identità dei vini siciliani attraverso degustazioni tematiche incentrate sugli Etna Rosso, sul Nero d’Avola e sui bianchi autoctoni.

La strategia punterà anche sulla presenza nel retail tradizionale e nell’e-commerce, con corner monomarca e vetrine digitali multilingue e su un intenso lavoro di comunicazione attraverso storytelling digitale, video, interviste e collaborazioni con influencer e wine blogger. Non mancheranno momenti di formazione e certificazione con buyer esteri, con particolare attenzione alla promozione delle etichette biologiche, mentre sul piano istituzionale saranno predisposti protocolli e bandi in sinergia con gli enti nazionali.

La road map operativa

Già entro settembre è prevista la costituzione di un tavolo tecnico tra Regione Sicilia, Aiace, Farnesina, MiPAAF e MiMIT. Seguiranno la definizione di budget, tempistiche e indicatori di performance, oltre all’avvio di incentivi e programmi di formazione continua per i produttori coinvolti. Un ulteriore tassello sarà lo sviluppo di una piattaforma digitale di networking internazionale, pensata per agevolare i contatti tra viticoltori, buyer e operatori del settore.

La Sicilia, con la forza delle sue radici e la spinta dell’innovazione, si candida così a diventare protagonista nelle capitali mondiali del gusto, portando con sé il profumo delle sue vigne e il valore della sua storia.